Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1890

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[p. 425 modifica] poteva non iscartare tutto l’antico (siccome difforme dal moderno), tutto ciò che non fosse in presente e corrente uso, ancorché buonissimo e bellissimo, [p. 426 modifica]tutta l’autorità di qualunque scrittore che non fosse moderno; giacché non poteva uniformare quanto alla lingua se non i presenti coi presenti, e non i presenti cogli antichi, ch’era impossibile sí per se stesso, sí perché una lingua non ritorna antica, se ogni sorta di costumi e di opinioni ec. non ritorna antico e precisamente tal qual era.

Da questo spirito di società de’ francesi séguita che la loro lingua (per dirlo qui di passaggio) benché paia la meno soggetta a variare o corrompersi, stante le infinite circoscrizioni che la legano e determinano, è per lo contrario la piú soggetta che mai, non solo quanto alle parole e modi, ma pur quanto all’indole. Al detto spirito non può bastare di uniformare i moderni a’ moderni; la sua perfezione necessariamente tende ad uniformare senza posa i presenti co’ presenti. E siccome i costumi e le opinioni non istanno mai ferme