Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2509

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[p. 281 modifica] Il che è ben naturale e conseguente, secondo le cagioni che ho assegnate, le quali introducono questo secondo barbarismo in una lingua. Perocché esse l’introducono ed influiscono direttamente non negli scritti de’ grandi letterati e degli uomini di vero e raffinato buon gusto (come ho detto di quel primo barbarismo), ma nella favella quotidiana, e da questa passa il barbarismo nei libri degli scrittorelli che non istudiano, non sanno, non conoscono, e neanche cercano, né si vogliono affaticare ad indagare altra lingua da quella che son soliti di parlare e sentire a parlar giornalmente e non si sa[p. 282 modifica]prebbero esprimere in altro modo, né possiedono altre voci e forme di dire. Di piú seguono ed approvano, secondo il poco e stolto loro giudizio, l’uso corrente, la moda ec., ed accattano l’applauso e la lode del volgo e si compiacciono di quella misera novità e vogliono passar per autori alla moda: cosí che, oltre all’ignoranza, li porta al