[p. 340 modifica] ha letteratura, ha gran numero di letterati, fino a farne piú classi distinte, con graduazioni, lauree, studi pubblici ec. ec.; ma non ha alfabeto (benché i libri cinesi si vendano tuttodí per le strade della China al minutissimo popolo e anche ai fanciulli, e la professione del libraio sia delle piú ordinarie e numerose). 2°, Si sa espressamente per tradizione che gli alfabeti son passati da paese a paese. La Grecia narra d’avere avuto il suo dalla Fenicia; cosí ec. ec. ec. 3°, Grandissima parte degli alfabeti dimostra l’unità dell’origine guardandone sottilmente o il materiale o i nomi delle lettere (come quelli del greco paragonati agli ebraici ec. ec.). E questo, non ostante che le nazioni siano disparatissime e niun commercio sia mai stato fra talune di esse, come tra gli ebrei e i latini antichi che ricevettero l’alfabeto (forse) dalla Grecia, che l’ebbe dalla Fenicia, che l’ebbe da’ samaritani o viceversa ec. ec., e cosí l’alfabeto latino vien pure a ravvicinarsi sensibilmente all’ebraico.