Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2727

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[p. 399 modifica] lunghissime fatiche spese per acquistarla, non sono mai padroni di metterla in opera senza che lo stesso adoperarla riesca loro faticosissimo e lunghissimo, perché certo neppure i grandi maestri scrivono bene senza gravissime e lunghissime meditazioni e revisioni e correzioni e lime ec. ec. Si può mai pretendere o sperare dagli scienziati questo lavoro, il quale è tanto indispensabile come quello che si richiede ad acquistare l’arte di bene scrivere?

Per gli scienziati ch’io escludo dalla possibilità di scriver bene ed elegantemente, non intendo i moralisti, i politici, gli scrutatori del cuore umano e della natura umana, i metafisici, insomma i filosofi propriamente detti. Le scienze di costoro non sono molto lontane da quella che si richiede a bene scrivere, né le loro abitudini ripugnano all’abitudine e alla riflessione che produce il bello, il semplice, l’elegante. Anzi Cicerone diceva che senza filosofia non si dà perfetto oratore; e lo stesso si può dire