Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2987

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[p. 117 modifica] i verbi il cui participio è dissillabo, come do, flo, no-datus, flatus, natus, i quali non mutano l’a in i, ma la conservano. Datare, flatare, natare. E da questi participii si potrà anche fare un distinto frequentativo in itare, sebbene [p. 118 modifica]ora non mi sovvenga esempio al proposito (18 luglio 1823).


*    Alla p. 2677. Anche il volgo e il discorso familiare spagnuolo usa questo idiotismo del singolare dice per lo plurale dicono. Nella Historia del famoso Predicador Fray-Gerundio de Campazas s’introduce un contadino chiamato Bastian Borrego a usar queste frasi plebee disque, dizque per dicen que (18 luglio 1823).


*    Alla p. 2976, Τεθνηκὼς; τεθνεικὼς, τεθνηὼς, τεθνειὼς, τεθναὼς, τεθνεὼς e τεθνὼς sono tutti chiamati dai Grammatici participii perfetti della voce attiva di θνήσκω, o θνάω ec., e non della media, ma contratti dai due primi (18 luglio 1823).


*    La gioventú non era fra gli antichi un bene inutile e un vantaggio di cui niun frutto si potesse cavare, né la vecchiezza era uno incomodo e uno