Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3143
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | 3142 | 3144 | ► |
comunicare alcun poco d’interesse a questo o quel personaggio nemico o alla parte inimica, niuno gliene comunicarono.
Queste sono le forme di poema epico, e queste le regole e il processo seguiti e adoperati dall’una parte da Omero, dall’altra parte dai poeti epici che, per dir cosí, da lui nacquero. Comparate cosí le forme, l’idea, e, se cosí vogliamo dire, le cagioni e le intenzioni de’ poeti, consideriamo ora generalmente e paragoniamo i rispettivi effetti.
Nell’Iliade oggidí l’interesse per Achille e per li greci, come ho detto, è poco o niuno, perché i suoi lettori non sono piú greci. Nondimeno l’interesse nell’Iliade è vivissimo, continuo e durevole eziandio dopo la lettura. Esso è per Ettore e per li troiani. I lettori di qualsivoglia nazione, dopo tanti secoli, dopo tanti cangiamenti sofferti dallo spirito umano, tutti efficacemente e continuamente s’interessano leggendo la Iliade. E tutti non per altri che per li troiani e per Ettore, cioè per la sventura; o questo interesse