Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3230

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[p. 259 modifica] ma bene spesso in lui prodotta e originata dalla stessa arte musica. Perocché a forza di udir musiche e cantilene composte per arte (il che a tutti piú o meno accade), anche i non intendenti, anzi affatto ignari della scienza musicale, assuefanno l’orecchio a quelle successioni di tuoni che naturalmente essi non avrebbero né conosciute né giudicate per armoniose (o ch’elle sieno inventate di pianta dagli uomini dell’arte, o da loro fabbricate sulle melodie popolari, e di là originate), in virtú della quale assuefazione, essi giungono a poco a poco, e senza avvedersi del loro progresso, a trovare armoniose tali successioni, a sentirvi una melodia, e quindi a provarvi un diletto sempre maggiore, e a formarsi circa le melodie una piú capace, piú varia, piú estesa [p. 260 modifica]facoltà di giudicare, la qual facoltà, che in altri arriva a maggiore in altri a minor grado, è poi per essi cagione del diletto che provano nell’udir musiche; giudizio e diletto determinato, dettato e cagionato, non già dalla natura primitiva e universale, ma dall’assuefazione accidentale e varia secondo i tempi, i luoghi e le nazioni.