<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3396&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20170928133914</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3396&oldid=-20170928133914
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3396 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 362modifica] E piú conformi sarebbero le suddette due lingue se la Spagna avesse avuto e potesse vantare piú vasta, copiosa e varia, piú lunga, e piú perfetta letteratura, ch’ella non ebbe. Dico sarebbono piú conformi per ciò che tocca alla quantità, come dire alla ricchezza, alla varietà e cose tali. Ché per certo non mancò alla lingua spagnuola se non quello che ho detto, per essere anche in queste parti comparabile alla lingua italiana; per esserlo cioè in tutto, anche nella quantità, siccom’essa lo è nella qualità, eccetto solamente che ancor nelle sue qualità ell’é meno perfetta dell’italiana. Del rimanente ella, quanto alla qualità, non potrebbe quasi essere piú conforme alla nostra di quel ch’ella sia.
5o, Né tale sarebbe se la letteratura spagnuola, benché cedendo d’assai all’italiana per la quantità, non le fosse pari del tutto nella qualità, salvo la minore perfezione di ciascun suo attributo. Le stesse cagioni, sí naturali, sí accidentali, che ci resero gli spagnuoli cosí conformi di lingua, ce li fecero altrettanto [p. 363modifica]altrettanto conformi