Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/594

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[p. 81 modifica] di seguire e conseguire le voluttà ed abbondarne e ciò piú degli altri. L’oggetto delle gare ed emulazioni della piú florida parte della gioventú non è altro che la voluttà, e il trionfo e la gloria è di colui che ne conseguisce maggior porzione e che sa e può godere e immergersi nei vili piaceri piú degli altri. Le voluttà sono lo stadio della gioventú presente, tanto che già non si cercano principalmente per se stesse, ma per la gloria che ridonda dall’averle cercate e conseguite. E se non di tutte le voluttà si può gloriare colui che le ottiene, in quel momento medesimo, in cui le gode, (sebbene di moltissimi generi di voluttà accade tuttogiorno [p. 82 modifica]ancor questo), certo desidererebbe di poterlo fare, di aver testimoni del suo godimento, anzi questo godimento consiste per la massima parte nella considerazione e aspettativa del vanto che gliene risulterà; e subito dopo non ha maggior cura che di divulgare e vantarsi della voluttà provata; e questo anche a rischio di chiudersi l’adito a nuove voluttà; e colla certezza di nuocere, tradire, essere