Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/839

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[p. 214 modifica] o poco differisca dal familiare e comune alla nazione. Cosí accade alla Francia, il contrario in Italia, il contrarissimo nel latino. Questo effetto cagiona che, quella stessa lingua che si parla trovandosi scritta: 1°, se ne dimezzi per cosí dire la difficoltà: 2°, le persone volgari o la conversazione qualunque alta o bassa dei parlatori di quella lingua sia tanto buona maestra e propagatrice di essa presso gli stranieri fuori o dentro il paese, come lo possano essere gli scrittori; 3°, e per lo contrario gli scrittori lo siano tanto, quanto i negozianti, i viaggiatori, e chiunque parla quella lingua cogli stranieri, sí nel suo proprio paese come fuori; 4°, quindi e i parlatori e gli scrittori propaghino tutti unitamente una sola e stessa lingua ovvero linguaggio; o vogliamo dire due linguaggi [p. 215 modifica]cosí poco differenti, che inteso qualsivoglia de’ due, senza nessuna fatica s’intenda e si parli anche l’altro. Effetto notabilissimo, perché l’influenza degli scrittori è somma nel propagare una lingua; ma d’altra parte per mezzo degli scrittori, non può mai divenire