Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/842

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[p. 216 modifica] E questo forse in parte cagiona la nessuna popolarità della nostra letteratura e l’essere gli ottimi libri nelle mani di una sola classe e destinati a lei sola, ancorché pel soggetto non abbiano a far niente con lei. Il che però deriva ancora dalla nessuna coltura e letteratura e dalla intera noncuranza degli studi anche piacevoli, che regna nelle altre classi d’Italia; noncuranza che deriva finalmente dal mancare in Italia ogni vita, ogni spirito di nazione, ogni attività, ed anche dalla nessuna libertà e quindi nessuna originalità degli scrittori ec. Queste cagioni influiscono parimente l’una sull’altra e nominatamente sulla disparità della lingua scritta e parlata, e tutte con iscambievoli effetti contribuiscono sí a tener lontano dall’Italia ogni spirito di patria, ogni vita, ogni azione; sí ad impedire ogni originalità degli scrittori; sí finalmente a mantenere la intera divisione che sussiste fra la classe letterata e le altre, fra la letteratura e la nazione italiana. Nel cinquecento, e anche durante il seicento, sebbene la lingua scritta italiana, si