Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/858

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[p. 224 modifica] che lo abbia avuto il di lei giusto grado; nel quale però durò poco appo i latini e la loro letteratura come fu rapida in salire, cosí nello scendere; e ciò per la condizione de’ tempi già precipitanti lungi dalla natura, il torrente della civiltà che ingrossava e tagliava i nervi alla grandezza e alla forza della specie umana; il contagio dell’arte già passata nella Grecia al di là della maturità, sí nel resto come nello scrivere; e la circostanza che la letteratura latina tardò tanto da cominciare quando restava poco tempo a poter durare in buon essere, poco tempo alla forza, alla grandezza, alla vera vita degli uomini, poco tempo all’imperio della natura e delle facoltà vitali dell’uomo, quando era imminente la corruzione e il precipizio della società, di Roma, delle nazioni civili, della libertà, del [p. 225 modifica]mondo) da quale di queste cagioni provenisse, o da ambedue insieme, il fatto sta che appena la lingua latina scritta prese forma stabile, e acquistò