Poesie (Carrer)/Sonetti/Teco potuto avrei
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Luigi Carrer - Poesie (XIX secolo)
Sonetti - Teco potuto avrei ec.
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XIX.
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Teco potuto avrei queste noiose
Ore sedur, che lente a morte vanno
Ahi chi gli occhi e il gentil riso m’ascose
4Finchè fosse il vederli estremo affanno?
Indarno voluttà delle sue rose
M’offre ghirlanda a ristorar tal danno,
E gloria pel sentier delle famose
8Opre m’instiga a far al tempo inganno.
Ogni piacer come da fonte viva
Da te mi sgorga, e quanta il cor m’accende
11Bella fiamma d’onor da te deriva.
Ma il passato non torna! E ben l’intende
L’alma, che, stanca e di speranze priva,
14Segue una vita che non ha vicende.
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