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Poesie (Eminescu)/XLIX. Se n'è andato l'amore

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XLIX. Se n’è andato l’amore

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Mihai Eminescu - Poesie (1927)
Traduzione dal rumeno di Ramiro Ortiz (1927)
XLIX. Se n’è andato l’amore
XLVIII. Dall’onde del tempo L. Sotto i pioppi dispari

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XLIX.

SE N’È ANDATO L’AMORE....


Se n’è andato l’amore: un amico
   fedele a tutti e due;
perciò alle mie canzoni addio
   dico, a tutte.

5L’oblio le chiude nella bara
   colla sua mano fredda,
nè più sulle labbra mi spuntano,
   nè al pensiero più mi s’affacciano.

Tanto murmure di fonti,
   10tanto sereno di stelle,
ed un così triste amore
   ho seppellito in esse!

Da qual lontano abisso
   son zampillate per me!
15di quante lagrime le ho bagnate,
   cara, per te!

Con quanto strazio attraversavano
   il lutto profondo del cuore,
e quanto mi rincresce
   20di non soffrir più come allora,

di sapere che tu più non vuoi
   mostrarti a me come il sole che sorge,
cogli occhi tuoi foschi, tenebrosi,
   risorgenti dalla morte!

25E che col tuo umil sorriso,
   col tuo visetto mite,
non facci più della mia vita un sogno,
   del sogno mio una vita.

Che non più mi sembri nascere
   30come nasce all’orizzonte la luna

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nell’ombra delle dolci favole
   delle Mille e una Notte!

Un sogno era misterioso
   e caro da non dirsi,
35era un sogno senza fine bello,
   ed è dovuto svanire!

Troppo angelo mi sei parsa,
   e troppo poco donna,
perchè la gioia che mi desti
   40fosse potuta durare.

Troppo l’uno e l’altro ci perdemmo
   in fascino d’amore,
troppo ci dimenticammo di Dio
   e di noi stessi!

45E forse può darsi che ci sia posto,
   in un mondo di miserie,
per una felicità così grande,
   ma solo a patto che si cambi in dolore!