Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/VII

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VII

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VI VIII

 
Io non so s’io son più quel ch’io mi soglio
over se d’altri o pur di me mi doglio;
già rincrescer mi par, quasi che presso
e che peggio mi sa del mal comesso;
dire e tacer convien quel ch’io non voglio.

Parvi, donne, ch’io sia dato in iscoglio,
se d’ogni libertà mi privo e spoglio,
sol per seguir quel che nuoce a me istesso?

Così m’avien, s’io ben propio raccoglio;
e già, perch’i’ ’l conosca, io non mi stoglio
di pur seguire errando, e nol confesso;
e così mi combatto e straccio ispesso,
credendo svillupparmi e più m’invoglio.