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Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/XIV

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XIV. Alesandra

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XIII XV

 
A lei, che’ prieghi onesti ascolta e degna,
lieto m’offersi; Amor guidò la traccia,
e or non so per qual cagion sel faccia:
s’i’ ’l seguo, e’ fugge; e s’i’ ’l fuggo, e’ si sdegna.

Alcuna volta par che si ritegna
nel tanto molestarmi e che li spiaccia;
dall’altra e’ non sen curi, anzi minaccia
ridurmi a peggio, e sol di ciò s’ingegna.

Avrà piatà di me morte o merzede,
benché l’ultima paia altrove volta
e l’altra per ancor non mel consente.

Leggier d’ogni speranza e in pena molta,
lasso! mi vivo stancando; e chi nol crede
com’io provasse è lei principalmente.