Poesie (Ragazzoni)/Parte seconda/Le malinconie ed il lamento del povero biliardo

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Parte seconda - Le malinconie ed il lamento del povero biliardo che non vuol più essere verde

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Parte seconda - Le malinconie ed il lamento del povero biliardo che non vuol più essere verde
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— Verde come il tuo sguardo, o bella infida,
verde siccome l’erbe! —
(Triste, il biliardo grida
queste parole acerbe).

5— Son stufo d’esser verde... Non ne posso
più d’aver sempre questo verde addosso!
Vorrei essere rosso,
rosso a modo dei gamberi! O se proprio
non si potesse rosso,
10penso che starei bene
anche color dell’eliotropio,
oppur screzïato come le verbene.

Né mi dispiacerebbe esser celeste,
rosa, viola... non importa come,
15d’una qualunque tinta senza nome,
pure di mutar veste
la domenica almeno, e l’altre feste.
Lasciatemi ch’io goda
un po’ la gioia di seguir la moda.

20E poi, se accada
un giorno o l’altro ch’io esca in strada,
la gente c’è pericolo
che si burli di me! Così vestito,
di questo verde trito,
25ho il senso, — che so io — d’esser ridicolo.

Il bel sesso, lo so, nulla ci perde
ed è bello lo stesso
anche se qualche volta indossa il verde.
Ma il bel sesso è il bel sesso,
30ed io non son che un povero biliardo
che non ha nulla in sé di malïardo.
Poi, le signore mutan veste spesso:
passano a lor capriccio
da colore a colore,
35ed hanno il solo impiccio,
(le povere signore)
di scegliersi i più belli ed i più gai.
Io non mi svesto mai.

I boschi, i rivi, i prati, le convalli
40(lo so da uno studente
in scienze naturali competente,
di cui ero il più fido confidente)
verdi in april, d’ottobre si fan gialli;
ma estate, autunno, primavera, inverno
45— quanto è lungo l’anno —
io non muto panno,
e resto verde, verde in sempiterno.

Verde come il tuo sguardo, o bella infida,
verde siccome l’erbe. —
50Triste il biliardo grida
queste parole acerbe.
Però, siccome niuno mai l’ascolta
ei ripete il suo lagno un’altra volta:

— Son stufo d’esser verde! Non ne posso
55più di sentirmi questo verde addosso,
vorrei essere rosso,
rosso a modo dei gamberi! O se proprio
non si potesse rosso,
penso che starei bene
60anche color dell’eliotropio,
oppur screziato come le verbene... —