Poesie (Savonarola)/XV.

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XV. Ad Iesum quando ad pedes eius Maria flebat.

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XV. Ad Iesum quando ad pedes eius Maria flebat.
XIV. XVI.
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XV.


AD IESUM

QUANDO AD PEDES EIUS MARIA FLEBAT

Carmen.


Iesù, splendor del cielo e vivo lume,
     Amor felice e santo,
     D’ogni suave pianto
     E d’ogni grazia fonte e largo fiume,
     Infiamma il mio cuor tanto,
     Ch’io pianga ai santi pedi cum Maria,
     E sempre in te sospeso e fisso stia.

La tua clemente, dolce e bella mano,
     Candida e pura luce,
     La qual Maria conduce
     A lacrimar il tempo speso in vano,
     Con gran fulgor riluce,
     E forte scalda il lacrimoso petto
     Del tuo benigno, grato e santo aspetto.

O vivo sguardo, o penetrabel verbo,
     Che fai Maria languire,
     E da terra salire,

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     E rivoltare in gaudio il pianto acerbo;
     Fami d’amor morire,
     E por me stesso al mondo in tanto oblio,
     Che, morto, in me tu viva, Iesù pio.

Apri, Signor, il tuo celeste fonte,
     Quella tua dolce vena,
     Che Maria Magdalena
     Di basso loco trasse a l’alto monte,
     Con l’anima serena
     Piena di razi e di splendor divino.
     Pietà, Signor, di questo peregrino!
 
Amar vorei; e vo cercando amore:
     Ma ritto non mi rego.
     Iesù, donque ti prego,
     Illustra questo ottenebrato cuore
     Per sue colpe: io nol nego.
     Maria me invita, e la tua gran dolceza:
     Rompi, Segnor, ti prego, ogni dureza.
 
Qual cor spiatato in te non se inamora,
     Se penetrasse il cielo?
     De! levami quel velo,
     Che mi fa lento e mi ritarda ogni ora.
     Tu sei, Iesù, pur quelo1
     Che per salvar il mondo in croce pende:
     Maria di questo testimonio rende.

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Donque, Signor, piatà di tante offese
     Ti chiego umiliato,
     Sperando esser beato,
     Se d’il tuo lume io sento fiamme accese:
     Magior del mio peccato
     È la tua gran pietà, che l’amorosa
     Maria tua dolce fece e santa sposa.
 
Canzonetta, ho speranza
     Che Magdalena a Cristo ti presenti,
     S’el paradiso intende i tuoi lamenti.


Explicit.




Varianti dell’autografo Palatino.


St. I, verso 6: piedi. — II, 5: Cum. — III, 5: Fammi. — III, 6: me estesso. — V, 7: Rompi, ti prego, Signor, ogni dureza. — VI, 1: Quel cor spiatato in te non se innamora. — VI, 4: ognhora. — VII, 1: pietà de. — VII, 4: del. — VIII, 1 Canzoneta. — Amen.


Note

  1. L’autografo, quello.