Priapea/CXCV
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Niccolò Franco - Priapea (1541)
CXCV
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CXCV.
Coram vobis, magnifico messere,
Io Priapo di sopra prelibato
Compajo lacrimando ed impiagato
4Dal capo al piede, come può vedere.
Se la cagione ne vorrai sapere,
Pietro Aretino m’have assassinato
Con quel suo culo tutto infranciosato,
8E però ti dimando miserere.
Abbi compassione del mio male,
Perche m’è forza col signor Quintazzo
11Girmene a medicare allo spedale.
Almanco sia provisto di stramazzo,
Ch’io non spero guarirne, e per segnale
14Mutolo ne rimango e senza cazzo.