Renovatione della Chiesa/Ammaestramenti/36

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Ammaestramenti, avvisi e ricordi
XXXVI. Del traffico et unione con Dio

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Ammaestramenti - 35 Ammaestramenti - 37

1. La mattina, quando vi risvegliate, fate che il vostro primo pensiero sia la memoria di Dio che v’è presente, con un vero rivolgimento del vostro cuore e della vostra volontà a lui, offrendogli tutta voi stessa in olocausto, e riducetevi a memoria i punti della meditazione.

2. Desiderate di poter lodare e contemplare Dio insieme con molti sua eletti che allora si trovano uniti con lui nell’orazione.

3. Al segno di levarvi, velocemente rizzatevi ginocchioni e adorate la S.ma Trinità pregandola vi custodisca quel dì da ogni offesa sua.

4. Ringratiate Dio che v’ha conservata quella notte, e pensate che quello è il primo dì che cominciate a servire a Dio e forse sarà l’ultimo di vostra vita.

5. Mentre che vi vestite offerite quell’azione in unione al vestirsi che fece il divin Verbo la nostra humanità, e pregatelo che vi conceda grazia di vestirvi di lui e che vi faccia partecipe di quell’amore verso le creature che hebbe lui quando si vestì la nostra carne, e di quello zelo che lui haveva della gloria del Padre e di patir per noi.

6. In tutti i movimenti e opere interne et esterne date un’ occhiata intensa et amorosa a Dio, domandandogli aiuto, anzi pregandolo che egli stesso in voi il tutto operi, parli e pensi.

7. Se desiderate, figlia, venire in poco tempo a gran perfezione, pigliate per vostro maestro il Crocifisso, tenete attente l’orecchie alle sue parole perché di continuo vi parla al cuore; e chi impara da Jesu non ha bisogno d’altri libri o ammaestramenti.

8. Vi renderete capace di ricever molte grazie e virtù da Dio se ogni volta che sentite in voi un buon desiderio ne ringratierete Dio, facendone in lui reflesso.

9. Il reflesso in voi e in Dio, ch’ io vi dico che voi facciate spesso, è un intimo conoscimento della propria bassezza e viltà, con una elevazione di mente della grandezza et esser di Dio, con un rallegrarsi della gloria e sublimità d’esso Dio.

10. Tenete la vostra mente occupata in Dio. Questa occupazione in Dio pare a me che sia la beatitudine dell’anima in terra; e tal anima non tien mai il cuor turbato perché, tenendo continuamente gl’occhi sua fissi in Dio, vedendo che Dio non vuol tal turbazione, non la lascia entrare nel suo cuore.

11. Non reputate mai piccola quella cosa che vi può disunir da Dio.

12. Se bene è impossibile pensar sempre attualmente di Dio, che questo solo in patria si può fare perfettamente, ma star sempre unita con Dio con havere sempre la mira a lui, questo si può fare; perché se quando operate, operate per lui, se quando v’affaticate, v’affaticate per lui, per piacere a lui e dargli gloria e onorarlo, questo è star unita sempre con Dio.

13. Tenete in mente che Dio è puro, e questo Dio puro è vostro Sposo.

14. Aspira il gran Dio che l’anima, sua sposa, tenga scritto nel cuore che esso Dio è un bene attrattivo, un bene comunicativo e comprensore nelle tenebre.

15. Non vi curate se non di Dio, di piacere a lui solo; la vostra volontà non voglia mai altro che Dio; questo è quel che ricerca lo stato vostro e i vostri santi voti.

16. Pensate spesso alla degnità della vocazione alla quale siate stata chiamata, e quanto dovette operar santamente per rendervi grata di tanto beneficio e operare secondo la vostra vocazione.

17. Non cessate mai d’offerire il Sangue del Verbo; e così come son continui i cadimenti, così sieno continue l’offerte. E non vi contentate farlo solo per voi, ma offeritelo ancora per tant’ anime che sono in pericolo d’andare in perdizione. [Ed. Solazzi: add. Ricordatevi delle mie animine, dico quelle che sono in extremis; fate che non ne vadi all'altra vita nessuna che voi non l'habbiate raccomandata a Giesù; e se ogni mattina pregherete per tutti i moribondi di quel dì, e la sera per tutti quelli della notte, verrete così a pregar per tutte.]

18. Pregate continuamente Dio per i prossimi vostri che così corrisponderete in qualche parte all’obbligo che havete con Dio.

19. Fate ogni cosa con suavità di spirito acciò lo spirito non si venga a straccare nel divin servizio.

20. Mentre vi cibate tenete la vostra mente fissa al cielo e pensate un poco di che cibo son cibati i beati che quivi regnano, e a quello aspirate.

21. Dalla suavità di questi cibi terreni elevatevi a godervi dell’immensa dolcezza e suavità del Creatore di quelli.

22. Alla prima pausa adorate Jesu a reverenza di quello onore che dette l’humanità del Verbo alla sua divinità avanti che cominciassi a pigliar il cibo dell’opere, cioè innanzi che cominciassi a affaticarsi per la salute dell’anime nostre, et a reverenza di quell’adorazione che fece Maria a esso divin Verbo quando lo vedde nato nel presepio avanti lo cibassi di latte.

23. Alla seconda pausa pensate quando il Verbo predicava e quanto si giocondava e dilettava di dare il cibo della redenzione all’anime nostre, all’anima sua che se ne godeva, perché il cibo suo era cibo nostro.

24. Alla terza pausa elevate la vostra mente al divin Verbo steso in croce considerando come, havendo finito l’opera della nostra redenzione della quale s’era preso tanto diletto che in guisa d’uno che sendo sazio non appetise più altri cibi. Era Jesu, per modo di dire, così sazio della salute nostra e tanto gli dilettava che, ancor che havessi creato nuovi mondi e fatto infinite opere mirabili, di nessuna però tanto si sarebbe compiaciuto quanto dell’opera della nostra redenzione.

25. In mentre che rendete le grazie considerate che add. grazie dovete rendere a Dio per il contento che ha preso e piglia in amarci. E sì come siate unita con tante vostre sorelle in ringratiare Dio del cibo che v’ha dato, così doverebbero esser unite tutte le vostre potenzie in render grazie a esso Dio di tal benefizio, insieme con gl’altri innumerabili che v’ha fatti.

26. Al tempo che in sala del lavoro si tien silenzio, pensate come eron grate all’eterno Padre quell’opere che il suo unigenito Verbo fece per noi in silenzio, cioè sino a trenta anni, e quanto le furon grandi, e offerite quel vostro operare in unione di quelle. Pensate ancora come son piacevoli a Dio quell’opere de sua eletti che solo a lui son note, e aspirate d’haverne voi molte di dette opere occulte alle creature e note solo a Dio.

27. Mentre dite Vespro, accendetevi in desiderio di participare di quella sete che hebbe il Verbo in croce della gloria del Padre e di patir per noi, e aspirate poter dir con esso lui: Consummatum est (Jo. 19,30); cioè che questa sua lode consumi in voi ogni affetto disordinato di voi stessa e di cose create e terrene, ma che solo siate intenta alla pura gloria e onor di Dio; e offerite a Jesu quella laude in unione delle sette parole che disse in croce.

28. Mentre dite Compieta, aspirate di recuperare tutto quello che havete mancato nell’altre ore di quel dì, per esser quella l’ultima.

29. Uscendo la sera dalle grazie, raccolta in voi stessa, ricordatevi del giudizio e come allora saranno rivelati tutti i vostri peccati dinanzi a tutto il mondo.

30. Innanzi che andiate a riposare, osculate le piaghe di Jesu, rilasciatevi tutta in lui e pregatelo vi voglia ascondere nel suo sacro costato e amoroso cuore, e che col fuoco della sua ardente carità consumi in voi tutta la ruggine delle vostre imperfezione e difetti.

31. Dedicate a Dio quel riposo che havete a pigliare quella notte in unione di quello che prendeva l’humanato Verbo stando in terra, e offerite il pernottare che esso faceva in orazione per quello che haresti a far voi in quella notte.

32. Spogliandovi, offeritelo in unione dello spogliarsi che fece Jesu per stendersi in su la croce. Pensate che si spogliò con gran dolore e per più patire per amor vostro, e voi vi spogliate per più comodamente riposare; e pregatelo vi conceda grazia di spogliarvi del vecchio Adamo che tanto vive in voi.

33. Offerite il posare che farete nell’letto in unione dell’estendersi che fece Jesu sul duro legno della croce, e pregatelo vi conceda grazia di estender tutte le vostre forze interne et esterne nel suo servizio.

34. Innanzi che v’addormentiate, commettete tutta voi stessa a Dio, pregandolo vi voglia custodire quella notte. Ricordatevi che havete a morire, e che forse potrebbe esser in quella notte.

Riducetevi a memoria i punti della meditazione, e addormentatevi sopra il costato di Jesu.