Rime (Stampa)/Rime varie/CCLXXXVI

Da Wikisource.
Rime varie

CCLXXXVI

../CCLXXXV ../CCLXXXVII IncludiIntestazione 2 gennaio 2023 100% Poesie

Rime varie - CCLXXXV Rime varie - CCLXXXVII

[p. 163 modifica]

CCLXXXVI

Ad un Priuli.

     Qual è fresc’aura, a l’estiv’ora ardente,
a la stanca e sudata pastorella,
qual è a chi dorme in riva erbosa e bella
il mormorar d’un bel cristal corrente,
     qual di sol raggio in bel prato ridente
a fior che langue a la stagion novella,
qual certo porto a dubbia navicella,
ch’esce fuor di tempesta aspra e repente;
     tal fu il vostro apparir gradito tanto,
Priuli nostro, a nostre luci meste,
e le rime ch’agli altri han tolto il vanto.
     Quell’a noi stesse ne fu caro, e queste,
dopo il dipor del terren vostro manto,
ne faran chiare ovunque amor si deste.