Rime (Andreini)/Sonetto CL

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Sonetto CL

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Sonetto CXLIX Sonetto CLI

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SONETTO CL.


Q
Ualhor ti veggio tosto al cor mi scende

Tutt’armato ad un tempo Amore, e Sdegno;
     Nè sò se più nemica, ò amante io vegno:
     Sì mi lusinga l’un, l’altro m’accende.
Confusa l’alma ogn’hor trà se contende.
     Ma non sia più, che questo laccio indegno
     M’annodi; la ragion vaglia, e l’ingegno
     Per sottrarmi al dolor, che sì m’offende.
Ah non convien, che nobil alma porte
     Fiamma indegna, che l’arda, e la consume
     Dandole innanzi tempo acerba morte.
Sdegno spenta ragione homai rallume.
     Guerra, e vendetta sièn mie fide scorte,
     D’ira avampi il mio cor per suo costume.