Rime (Andreini)/Sonetto XXI
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto XXI
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SONETTO XXI.
A
Lta sorte (ma giusta) in ogni terra, In ogni bosco ancor lodar s’intende
Cinthio il tuo nome; ond’altri hoggi comprende,
Ch’è spazio angusto al tuo valor la terra.
E quei, che ’l tutto frange, e ’l tutto atterra
A’ tuoi gran pregi homai vinto si rende;
Poiche mentre à lodarti ogn’uno intende
L’ultimo, che ti loda è ’l primo, ch’erra.
E dritto è ben, poi che col Sol la luce
Non è congiunta sì com’hor il senno,
La Virtù, la Bontà teco e ristretta.
Tal, ch’ogni lingua è d’honorar costretta
Quella gloria immortal, che ’n te riluce;
E chi parlar non sà loda col cenno.