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Rime (Dante)/LXXXV - O dolci rime che parlando andate

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LXXXV - O dolci rime che parlando andate

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Dante Alighieri - Rime (XIII secolo)
LXXXV - O dolci rime che parlando andate
LXXXIV - Parole mie che per lo mondo siete LXXXVI - Due donne in cima de la mente mia
Rime allegoriche e dottrinali
CONTRO IL PRECEDENTE SONETTO

 
O dolci rime che parlando andate
de la donna gentil che l’altre onora,
a voi verrà, se non è giunto ancora,
4un che direte: "Questi è nostro frate".

Io vi scongiuro che non l’ascoltiate
per quel signor che le donne innamora,
ché ne la sua sentenzia non dimora
8cosa che amica sia di veritate.

E se voi foste per le sue parole
mosse a venire inver la donna vostra,
11non v’arrestate, ma venite a lei.

Dite: "Madonna, la venuta nostra
è per raccomandarvi un che si dole,
14dicendo: ov’è ’l disio de li occhi miei?".