Rime (Dino Frescobaldi)/Voi che piangete nello stato amaro

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Voi che piangete nello stato amaro

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Dino Frescobaldi - Rime (XIII secolo)
Voi che piangete nello stato amaro
Poscia che dir conviemmi ciò ch'io sento Per gir verso la spera, la finice


 
Voi che piangete nello stato amaro,
dov’ ogni ben v’è caro
come la luce nella parte oscura,
e che ponete nel dir vostro chiaro
5ch’oltre di voi o paro
esser non può in sì crudel vita e dura,
leggete me, se l’ardir v’assicura,
ch’io son mandata solamente a voi
da parte di colui
10a cui non viene diletto di pace,
perché tanto li piace
che voi pensiate a lui, anzi ch’ei muoia,
quanto li ’ncresce della vostra noia.
E’ fu menato con un sol disire
15in loco ove sentire
ognora li convien novi martiri:
non già per voglia di su’ poco ardire,
ch’ei non credea seguire
la pena ove convien ch’egli or si giri;
20la qual non vuol che i dolenti sospiri
vadano in parte ove Pietà li senta,
cotanto le contenta
ch’ei provi de l’asprezze del diserto,
ov’ei morrà per certo,
25ch’ell’ è foresta ove conven ch’om vada
a guida di leon fuor d’ogni strada.
Io era dentro ancor nella sua mente,
quando primieramente
gli apparve un de’ leon della foresta;
30il qual, giugnendo niquitosamente,
quivi subitamente
gridando verso lui volse la testa.
Nel cuor li mise allor sì gran tempesta
quella spietata e paurosa fiera,
35che di colà dov’ iera
partir lo fe’ con doloroso pianto;
e così il cacciò tanto
ch’in una torre bella e alta e forte
il mise per paura della morte,
40Poi che fu giunto, credendo campare,
cominciò a chiamare:
«Aiutami, Pietà, ch’io non sia morto!»
Ma e’ si vide tosto incontro fare
tre, che ciascuno atare
45volean quello che prima l’avea scorto.
Per che ciascun fu di tenerlo accorto,
tanto che di lassù scese donzella
gaia giovane bella,
dicendo: «Quel disio che ti conduce
50mosse da la mia luce,
onde convien ch’io vendichi l’offesa
dove ti venne così folle intesa».
Negli occhi suoi gittò tanto splendore,
che non ebbe valore
55di ritenerlo, sì che non s’avide
come per mezzo aperto gli fue il core
per man di quel segnore
che con tormento ogni riposo uccide.
Ma poi, com’uom che d’altro secol riede,
60vil di paura e di pietà pensoso,
destòssi pauroso,
e vide che costei s’era partita;
ma trovò la ferita
ove ognor cresce di lei nova amanza,
65che vi conduce ogni crudel pesanza.