Rime (Guittone d'Arezzo)/Al dire, e al dire fare, e al cherere

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Al dire, e al dire fare, e al cherere

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Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Al dire, e al dire fare, e al cherere
Con prego e con merzé e con servire E vol essere l'om sofrente bene


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108

È necessario scegliere il momento opportuno.


     Al dire, e al dire fare, e al cherere
si vol guardar e loco e stagione
e lo stato di lei, si che ’l volere,
4ch’ha bono, possa far bona ragione:
     ché non agio talor fa sostenere
cosa ch’altri ha di far voglia e cagione,
ed agio le fa far ciò che ’n calere
8non averia per nulla condizione.
     Loco se vol, dove avenevol sia
a lui di dire, a lei d’ascoltare,
11e stagion quando sta for compagnia,
     e lo suo stato alegro, e ’l suo pensare
è curuccioso, perché fatto sia
14per suo marito alcun noioso afare.

109

L’amante deve essere generoso verso la donna e valoroso in armi.


     E vol essere l’om sofrente bene
ver tutta noia che di ciò gli avegna;
e quanto più la donna orgoglio tene,
4più umel far la sua parola e degna:
     e gran promettetor star li convene,
e far che l’om ben celador lo tegna
e largo ver la donna ov’è sua spene
8e ’n arme avanzator de la sua ensegna.
     E li conven ben esser conoscente
del voler de la donna, e di che fare
11dica sempre, e in che punto è in parvente;
     e se non sa per sé, de’ consigliare
con om, che sia di ciò bene saccente,
14ed anche a quel che dett’aggio mirare.