Rime (Guittone d'Arezzo)/Similemente vole ch'om s'enfeggia

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Similemente vole ch'om s'enfeggia

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Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Similemente vole ch'om s'enfeggia
Modo ci è anche d'altra condizione In che modo po l'om sì dire e fare


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e desidera che l’uomo finga e nasconda il suo volere.


     Similemente vole ch’om s’enfeggia
di non vedere, e veggia ogne su’ stato
e vol che sia saggi’ om perché proveggia
4e senta suo volere e suo pensato:
     e di tal modo si conduca e reggia
e cheggia suo voler sí colorato,
che cagion possa aver che non s’aveggia,
8né saccia di venire in tale lato.
     Ché per ferm’è ciò ch’io dissi di sovra:
che la donna per forza e per inganno
11vole mostrare che vegna tal ovra.
     Dunque procaccia quei talor suo danno,
che fa opera lei che si più scovra,
14ché, vergognando, poi tello in afanno.