Rime (Rinuccini)/Sestina. Quando nel primo grado il chiaro sole

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Sestina. Quando nel primo grado il chiaro sole

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Cino Rinuccini - Rime (XIV secolo)
Sestina. Quando nel primo grado il chiaro sole
O vezzoso, leggiadro e bianco nastro Se giammai penso alla mia vita affisso
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sestina


Quando nel primo grado il chiaro sole
      Entra dell’Ariète, sicchè i fiori
      Vestono i colli e gli arbuscei le fronde,
      In verde prato gir vestita a bianco
      Vidi una donna con cerchio di perle,
      6Composto con grand’arte in lucent’oro.
I suoi biondi capelli un nodo d’oro
      Rilegava sì ben, che invidia al sole
      Facea, mischiando i bianchi e’ rossi fiori,
      Annodandogli tutti in verdi fronde,
      Per avvolgerli insieme colle perle,
      12Et adornarsi sotto il manto bianco.

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Fiso guardando tra ’l bel nero e bianco
      Negli occhi, che parean ciascuno un sole,
      Abbagliai sì ch’io caddi come i fiori
      Con lor succisi gambi, o come fronda
      Quando è spezzato il ramo; nè più l’oro
      18Riconosceva, nè color di perle.
Allor trasse la man bianca di perle
      Disotto al prezïoso vestir bianco,
      Dove una ruota avea trapunta in oro,
      E chinò la man bianca giù a’ fiori
      Ricoprendomi tutto colle fronde.
      24Così dormi’ infino all’altro sole.
Ma poi ch’io mi svegliai non vidi il sole,
      Ch’era sparito, e la fronte di perle
      Col suo serico adorno vestir bianco
      Di varj nodi tutto ornato a oro;
      E secche si eran già le verdi fronde,
      30E spenti tutti e bianchi e’ rossi fiori.
Allor gridai; o ben mondani, o fiori
      Caduchi e lievi, o fuggitive perle,
      Ed o fragile e debíl vestir bianco,
      Ed o vani pensier nel fallac’oro,
      Voi non durate a pena un brieve sole
      36Rivolgendovi come al vento fronde.
Sicchè la fe ch’a voi, o fiori o fronde,
      Avea, abbandono e perle e bianco e oro,
      39E a te mi raccomando eterno sole.