Rime (Stampa)/Rime d'amore/CLXXVII

Da Wikisource.
Rime d'amore

CLXXVII

../CLXXVI ../CLXXVIII IncludiIntestazione 10 dicembre 2022 100% Poesie

Rime d'amore - CLXXVI Rime d'amore - CLXXVIII

[p. 97 modifica]

CLXXVII

Lamentasi della fortuna, essendo prossima la partenza di lui.

     Poi che tu mandi a far tanta dimora,
empia Fortuna, in sí lontan paese
il chiaro e vivo raggio che m’accese,
empia ed aversa a’ miei disiri ognora,
     conveniente e giusto e degno fôra
che tu mi fossi almen tanto cortese,
che quest’ore sí brevi avesse spese
qui meco tutte lui che m’innamora;
     sí che ’l cor e gli orecchi e gli occhi insieme
prendesser cibo a sostenermi in vita
quel lungo tempo poi ch’ei fia lontano.
     Ma tu stai dura, ed io mi doglio invano,
dal ciel, da te e poi d’Amor tradita:
però l’alma di ciò sospira e geme.