Rime (Stampa)/Rime d'amore/LXXVII

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Rime d'amore

LXXVII

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LXXVII

Perché, s’ella è fida, egli non l’ama piú?

     O de le mie fatiche alto ritegno,
mentre ad Amor ed a Fortuna piacque,
conte gentil, a cui giamai non nacque
bellezza egual, valor, sangue ed ingegno;
     se ’l vostro cor di maggior donna degno
una volta in me sola si compiacque,
se fin gli scogli d’Adria, i lidi e l’acque
san che voi sète il mio solo sostegno,
     perché senza mia colpa e mio difetto,
se non d’esser piú ch’altra fida stata,
m’avete tratta fuor del vostro petto?
     Questa è la gioia mia da voi sperata?
è questo quel che voi m’avete detto?
questa è la fé che voi m’avete data?