Rime (Stampa)/Rime d'amore/LXXX

Da Wikisource.
Rime d'amore

LXXX

../LXXIX ../LXXXI IncludiIntestazione 17 novembre 2022 100% Poesie

Rime d'amore - LXXIX Rime d'amore - LXXXI

[p. 46 modifica]

LXXX

Da quando è via, egli non le ha scritto mai.

     Prendi, Amor, de’ tuoi lacci il piú possente,
che non abbia né schermo, né difesa,
onde Evadne e Penelope fu presa,
e lega il mio signor novellamente.
     A pena ei fu dagli occhi nostri assente,
per gir a l’alta ed onorata impresa,
che, noi scherniti e sua fé vilipesa,
rivolse altrove la superba mente.
     E, quasi in alto pelago sommerso
d’oblivione, a la sua Anassilla
non ha degnato mai scriver un verso.
     O Nerone, o Mezenzio, o Mario, o Silla,
chi fu di voi sí crudo e sí perverso,
d’amor gustata pur una scintilla?