Rime di Argia Sbolenfi/Libro primo/La battaglia di Sadova
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Libro primo - La mia ghirlanda poetica | Libro primo - Si duole di essere abbandonata dall'amante | ► |
S’ode a destra tirar per la valle,
A sinistra si tira lo stesso;
D’ambo i lati si vedon le palle
4Da pistole montate scoppiar.
Lunghi e grossi ch’è un gusto a guardarli
Sono i pezzi che scarican spesso,
E se alcun si provasse a tastarli
8Sentirebbe la mano a scottar.
Colle gambe per aria da un lato,
Colle gambe per aria dall’altro,
Cade a terra il meschino soldato
12Che l’amante al paese lasciò.
Fieramente si drizza l’ardito,
Cautamente si china lo scaltro,
E ciascun ha un enorme prurito
16Di pigliar meno botte che può.
∗
Da una parte si sente un comando,
Una bomba dall’altro si sente;
Gli ufficiali che impugnano il brando
20In un lampo si vedon venir.
C’è chi un membro sul campo ha perduto
E rimane per sempre impotente:
C’è chi morto in un fosso è caduto,
24Nè più mai gli fia dato d’uscir.
Finalmente Bismarck grida in fretta:
«Abbiam vinto!» — ed un’eco risponde!
Va pur là, Cancelliere polpetta,
28Anche questa la devi pagar!
Assassini! Ed intanto arrabbiate
Ardon mille ragazze infeconde!
Assassini! Se i maschi ammazzate,
32Noi dovremo i somari sposar!