Rime di Argia Sbolenfi/Libro secondo/Notte d'autunno

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Notte d'autunno

../Ai reduci dallo Scioa ../Il mio cuore IncludiIntestazione 14 febbraio 2022 100% letteratura

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NOTTE D'AUTUNNO



Infuria il vento e nella bieca notte
               Fredda la piova incalza.
L’acqua che stroscia dalle gronde rotte
               4Sui ciottoli rimbalza.

Entro l’oscurità profonda e vuota
               Delle vie taciturne
Guizzan, specchiate nell’immonda mota,
               8Le fiammelle notturne,

E nel sordido fango e nel pattume
               Putrefatto del suolo,
Miserabile spettro, agita il lume
               12E fruga il ciccaiolo.

Quand’ecco dal silenzio esce lontano
               Scalpito d’una rozza
E tra la pioggia, il vento ed il pantano,
               16Appare una carrozza

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Che in un dirugginìo di chiavistelli
               Trabalza oscenamente,
Col profilo dei birri agli sportelli
               20E le lanterne spente.

E il ciccaiol che vive razzolando
               Nel brago e nel fetore,
Sente lo schifo e brontola sputando:
               24«Passa un commendatore!»