Rime disperse/XVII

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XVII

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XVI XVIII


 
Vogli, Padre del ciel, che l’ alma torni,
compensando le colpe e gravi offese,
al suo Signor, che, per patir, giù scese
4volentier, non curando mondan scorni.

Libera, in pace, da infernal soggiorni
vive, pensando non mutar paese,
et è vèr te cotanto discortese,
8c’anco in profondo temo la ritorni.

Così è soposta nel terrestr’ inganno,
che sempre brama di veder tal gioco;
11tanto le piace quel che più le nòce!

Ritra’la, Signor mio, da sì gran danno;
che, partendo da qui, giunga a quel loco
14che chiaro le farà tua santa voce!