Rubin e il problema della trasformazione dei valori in prezzi di produzione/Introduzione

Da Wikisource.
Introduzione

../ ../Capitolo 1 IncludiIntestazione 21 novembre 2017 75% Tesi universitarie

Rubin e il problema della trasformazione dei valori in prezzi di produzione Capitolo 1

Il modo particolare con cui Marx amplia il modello economico affrontato nei primi due libri del Capitale, aggiungendo come prima cosa nel terzo volume la situazione di concorrenza tra capitalisti, ha sollevato molti dubbi e generato una controversia lunga più di un secolo - che ha preso il nome di problema della trasformazione - coinvolgendo economisti e filosofi anche di grossa fama 1. Chi scrive è convinto fermamente che i motivi della mancata adozione della teoria marxiana da parte del mainstream accademico non dipendano tanto dal problema della trasformazione e dalla mancanza di una soluzione a tale problema interpretativo; tuttavia parte degli studiosi è ancora interessata alla questione in oggetto che, noi riteniamo2, è parte fondamentale e decisiva per la teoria marxiana. È dunque chiaro che questo problema non può non interessare in maniera prioritaria ogni persona che affronti lo studio della teoria di Karl Marx.

Per far luce su questo argomento ho scelto di appoggiarmi principalmente alla monografia di Isaak Rubin, Saggi sulla teoria del valore di Marx (1976), che ho trovato essere il testo da me conosciuto che più di ogni altro tenesse conto di tutti gli aspetti fondamentali della teoria marxiana3. In questo lavoro si vogliono quindi illustrare i punti chiave che contraddistinguono la sua interpretazione e, in particolare, la loro importanza e le loro conseguenze. La tesi mira a utilizzare lo stesso metodo e la stessa concezione che, secondo noi, anima il lavoro di Rubin: la contestualizzazione sociologica e storica dell'analisi economica. Il nostro metodo può anche essere così esposto: per noi l'analisi di un sillogismo logico è utile all'analisi economica se e solo se è effettivamente è coerente e non anacronistico con la realtà sociale. A tale metodo, che affermiamo con sicurezza essere quello di Rubin4, contrapponiamo quello del capostipite della critica del marxismo, Eugen von Böhm-Bawerk 5. Lo scopo della tesi sarà dunque quello di sottolineare e mostrare la superiorità del metodo di Rubin nella comprensione della teoria marxiana, in particolare di quei punti oscuri dell'opera di Marx che necessitano di una maggiore chiarezza.

Il primo capitolo è dedicato proprio ad approfondire quanto finora detto e ha pertanto uno scopo introduttivo. Nel secondo capitolo è affrontata l'interpretazione che Rubin fornisce alle fondamenta del marxismo: le premesse sociologiche fondamentali della società capitalista (teorizzate nella teoria del feticismo della merce) e la conseguente teoria del valore, che da tali basi direttamente sorge. L'ultimo capitolo è infine dedicato a trattare della trasformazione che la teoria del valore (primitiva potremmo dire in quanto, per Rubin, si occupa solo di un aspetto della società capitalistica) opera su se stessa per adattarsi alle esigenze della legge dell'uguale profitto per uguale entità di capitale (quest'ultima introdotta da Marx nel III libro).

Note

  1. Sempre tenendo in considerazione che il III libro è uscito dopo la morte di Marx e da quest'ultimo mai revisionato per la pubblicazione finale. Il II e il III libro sono infatti stati pubblicati da Frederich Engels elaborando i manoscritti dell'amico Karl. Anche se Engels, nella stesura del III libro, assicura la massima fedeltà possibile all'originale e al pensiero dell'autore, essa rimane comunque un insieme di bozze (per giunta non complete) riorganizzate da una persona diversa dall'autore. A nostro parere, per le motivazioni appena esposte, non bisognerebbe essere molto stupiti della presenza di alcuni punti oscuri in un'opera del genere; di conseguenza un approccio più critico e meno pedante sarebbe, probabilmente, più produttivo.
  2. E non solo noi; sebbene con finalità del tutto diverse, sia Böhm-Bawerk (ergo la scuola austriaca e derivate) che tutto il marxismo ortodosso ritengono indefettibile la teoria del valore nel sistema marxiano.
  3. Wikipedia sostiene che Rubin sia ``considerato il più importante teorico ed esperto del suo tempo nel campo marxista della teoria del valore ( http://it.wikipedia.org/wiki/Isaak\_Rubin, versione del gennaio 2012). Un'analoga affermazione si trova anche nelle versioni dell'enciclopedia inglese, francese, tedesca e svedese.
  4. Sicurezza che ci è data dall'autore stesso cominciando dall'introduzione e continuando quasi a ogni pagina.
  5. Anche se soltanto menzionandone i punti più caratteristici, per coerenza con l'oggetto della tesi e anche per ovvie ragioni di spazio. Quest'ultimo limite, in particolare, ci impedisce di citare altri grandi autori importanti, assai rappresentativi della concezione che vogliamo contrapporre a quella di Rubin. Così gli esponenti dell'economia classica, che elaborarono anacronistici scambi di valore tra isolati cacciatori primitivi e robinsonate varie (Marx 1964, 108), non possono nostro malgrado trovare qui spazio.