Silenzio caro! Tace sotto il folto
Di questo verde il sole, e nel solingo
Loco la voce d’ogni uman lamento.
Solo agil ragno a me vicino intesse 5Tra fronda e fronda la sua tela, e dentro
All’alma incurïosa il pensier vago
Un sogno dolce al senso e dilettoso.
(Numero unico per Angelo Messedaglia, aprile 1902). (Versi inseritivi, riportati anche dalla Libertà, Padova, 17 aprile 1902).