Sermoni (Chiabrera)/XIII

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AL SIGNOR GIOVANNI BATTISTA RIARIO

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AL SIGNOR GIOVANNI BATTISTA RIARIO
XII XIV
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XIII

AL SIGNOR GIOVANNI BATTISTA RIARIO

     In quella fiera, che il passato Maggio
Si fece in Massa io non riscossi un soldo,
Che mi fosse da Napoli rimesso,
Onde quel mese, per ciascun fiorito,
5Per me fu secco, e quasi verno; poi
Han sofferto miei piccioli poderi
Tale stagion, che non si può dir peggio:
Piogge ostinate han fatte verminose
E le mele e le pere, e son tornate
10In bozzacchioni le susine; aggiungi,
Che negli angusti solchi del formento
Loglio trionfa, e bestemmiata avena.
Da tanti danni sbigottito, avea
Speranza in Bacco, il buon Padre Leneo
15Fia liberale, e colmeranne i tini,
Ristoreranne la vendemmia: ed ecco
Trascorso un esecrabile scirocco,
Che con torbida vampa in sulle viti
Hanne lasciato i grappoli riarsi:
20La cosa è qui; che debbo far? Conviene
Cercar ne’ duri tempi un buon consiglio:
Se vien la roba men, farò che meno
Vegnan le voglie, ed in bilancia pari
Peserò la vaghezza e la possanza.

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25Un mantel di frisato e non di felpa
Porrommi interno; e non andrò qual verme
Di seta ricoperto; al mio ragazzo
Darò commiato, e salderò suo conto.
Co’ Pollajoli farò briga, in somma
30La Bita cocerammi un po’ di bue:
Ma quanto a’ fiaschi io gli vorrò di Chianti,
E son certo indovin, che la pancaccia
Il becco batterà; deh che intervenne?
Qual meraviglia? Or tu, Riario, prendi
35In tanti mormorii la mia difesa,
E dà risposta a’ nostri Salomoni:
Di’ che non è viltà lo spender poco:
Vile sarò se spenderò l’altrui.
Cuoco non ho; ma d’altra parte Isnardo
40Non mi tien debitor dentro al suo libro.
Non metto piede in bisca, ma non scanso
Il sarto, perch’ei sia mio creditore.
E gusto sgretolare una pernice,
Dispogliare un cappon, mirar la fante
45Recarti in un bel piatto una gran laccia
Con buon savore; è gusto, io non tel niego;
Ma nel petto io non ho molto coraggio,
E lascio sgomentarmi dalle Stinche.
Oh, dice il Truffa, cancaro a’ pensieri:
50Chi sa dell’avvenir? Godiamo intanto.
Truffa, la tua dottrina a me non piace,
Lo spensierato ha da pensar poi troppo.
Tutto ciò che ne piace in questa vita,
Non è vero piacer, falso diletto,
55Gli uomini al fin strascina al pentimento.