Sonetti romaneschi (1998)/Er cazzetto de ggiudizzio

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Er cazzetto de ggiudizzio

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Er capitolo Er Conzento

 
     Capite er zor fischietto,1 er zor piviere, 2
er zor ciscio,3 er zor schizzo dilicato, 4
come lavora,5 come fa er mestiere,
che bber trucchio da dritto6 j’ha ttirato?!
              5
     Prima de tutto lui s’è incoppolato 7
la fijja fijja-sola8 der curiere,
eppoi è ito come un cavajjere
a ffà la su’ spontaggna9 ar Vicariato.
              
     E ’r Notaro c’ha intesa la faccenna
10ne la maggnera10 che dev’èsse intesa,
subbito carta, calamaro e ppenna!
              
     Brevi-e-sverbi11 er pivetto12 se l’è ppresa;
e cco ttutto ch’er padre nu l’intenna,
l’ha sposata a la faccia de la Cchiesa.13


Roma, 18 gennaio 1833


Note

  1. Tutti vocaboli più o meno sinonimi di «garzone», «adolescente»: un minore insomma di cui si abbia poca considerazione.
  2. Tutti vocaboli più o meno sinonimi di «garzone», «adolescente»: un minore insomma di cui si abbia poca considerazione.
  3. Tutti vocaboli più o meno sinonimi di «garzone», «adolescente»: un minore insomma di cui si abbia poca considerazione.
  4. Tutti vocaboli più o meno sinonimi di «garzone», «adolescente»: un minore insomma di cui si abbia poca considerazione.
  5. «Lavorare», per: «operare», «condursi».
  6. Colpo da scaltro.
  7. Circa alla copula vedi il Sonetto...
  8. Perifrasi che si usa invece di «unica».
  9. Spontanea.
  10. Maniera.
  11. Brevis verbis. Roma formicola di modi latineschi come di romaneschi.
  12. Tutti vocaboli più o meno sinonimi di «garzone», «adolescente»: un minore insomma di cui si abbia poca considerazione.
  13. In faciem ecclesiae.