Sonetti romaneschi (1998)/L'arma de Papa Grigorio

by Giuseppe Gioachino Belli

L'arma de Papa Grigorio

../L'ammalatìa de mi' mojje ../Le gabbelle IncludiIntestazione 29 aprile 2010 75% Sonetti

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Giuseppe Gioachino Belli - Sonetti romaneschi

L'arma de Papa Grigorio

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     Ecco l’arma der zanto fratiscello
c’oggi commanna su nnoantri¹ alocchi.
Ce sò ttre stelle sott’a un gran cappello
co ddu’ cordoni in crosce e un par de fiocchi.
              5
     Poi sc’è un càlisce d’oro, e in cima a cquello
’na cometa che ppare che cc’imbocchi; ²
e de cqua e de llà cce sta un uscello ³
che cce⁴ guarda a l’ingiú co ttanti d’occhi.
              
     Lo so, oggn’arma ha er zu’ bber⁵ siggnificato:
10questo però ttrovatelo da voi,
ch’io pe sti studi cqui⁶ nun ce sò nnato.
              
     Io ve dirò una cosa che nun sbajja,
ciovè⁷ cch’er Papa, dassi⁸ retta a nnoi,
arzerebbe tre ppiggne e una tenajja.⁹

4 aprile 1836

Note

1. Noi altri.
2. Ci entri, vi cada dentro.
3. Un uccello.
4. Ci, vi.
5. Il suo bel.
6. Per questi studi, il qui è ripieno.
7. Cioè.
8. Qualora dasse.
9. «Pigne» e «tanaglia». Si suol dire agli avari imperocché la pigna cede a stento il suo frutto, e la tanaglia ritiene fortemente ciò che ha già preso.