Sonetti romaneschi (1998)/Un antro viaggio der Papa I
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Un antro viaggio der Papa
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Ggià, un antro viaggio.1 Er Zanto Padre adesso
avenno inteso a ddí cch’er Nazzareno
entrò a Ggerusalemme co ggran treno,
vò annà a Ccivitavecchia e ffà ll’istesso. 2
5
Sto viaggio poi che ppò ccostà a un dipresso?
Psè, un ventimila scudi e fforze3 meno,
senza però la caristia der fieno
pe ttante bbestie che sse porta appresso. 4
E ssentirete l’archi trionfali
10in onor der trionfo de la guerra
contro st’ire de ddio de libberali! 5
E vvederete er Gesucristo-in-terra
si cquanti ladri e mmarfattori uguali
condannerà a ppartí dda la galerra!6
20 maggio 1835
Note
- ↑ Tornato appena dal viaggio di Fiumicino (vedi il Son...), Sua Santità ripartí per quello che qui si celebra. Ciò accadde il 20 maggio, e il ritorno il 25.
- ↑ La sola differenza fra i due treni di Cristo e di Gregorio sta in ciò, che il Redentore cavalcò un asino, e il suo Vicario invece fu tirato da sei cavalli, cambiati in molti asini bipedi un bel tratto prima della città.
- ↑ Forse.
- ↑ S’intende delle bestie della molta corte, da cui Sua Beatitudine si fece seguire.
- ↑ Gli archi ci furono, e carichi di epitaffi veracissimi. Si dispensarono anche epigrafi a stampa, di Benedetto Blasi.
- ↑ Purtroppo varii ladroni subirono questo gastigo d’esser cacciati di carcere.