Canti (Leopardi - Donati)/XXXVII: differenze tra le versioni
qui non ci metto mano (attento, questa versione riporta un nome diverso) |
|||
Riga 6: | Riga 6: | ||
|TitoloSezione=Odi, Melisso |
|TitoloSezione=Odi, Melisso |
||
}} |
}} |
||
{{capitolo |
|||
|CapitoloPrecedente=XXXVI - Scherzo |
|||
|NomePaginaCapitoloPrecedente=Canti/Scherzo |
|||
|CapitoloSuccessivo=XXXVIII - Io qui vagando |
|||
|NomePaginaCapitoloSuccessivo=Canti/Io qui vagando |
|||
}} |
|||
<poem> |
<poem> |
||
FRAMMENTO |
FRAMMENTO |
||
<div style="text-align:center;">ALCETA</div> |
|||
ALCETA |
|||
Odi, Melisso: io vo' contarti un sogno |
Odi, Melisso: io vo' contarti un sogno |
||
Riga 16: | Riga 21: | ||
In riveder la luna. Io me ne stava |
In riveder la luna. Io me ne stava |
||
Alla finestra che risponde al prato, |
Alla finestra che risponde al prato, |
||
Guardando in alto: ed ecco all'improvviso |
{{R|5}}Guardando in alto: ed ecco all'improvviso |
||
Distaccasi la luna; e mi parea |
Distaccasi la luna; e mi parea |
||
Che quanto nel cader s'approssimava, |
Che quanto nel cader s'approssimava, |
||
Tanto crescesse al guardo; infin che venne |
Tanto crescesse al guardo; infin che venne |
||
A dar di colpo in mezzo al prato; ed era |
A dar di colpo in mezzo al prato; ed era |
||
Grande quanto una secchia, e di scintille |
{{R|10}}Grande quanto una secchia, e di scintille |
||
Vomitava una nebbia, che stridea |
Vomitava una nebbia, che stridea |
||
Sì forte come quando un carbon vivo |
Sì forte come quando un carbon vivo |
||
Nell'acqua immergi e spegni. Anzi a quel modo |
Nell'acqua immergi e spegni. Anzi a quel modo |
||
La luna, come ho detto, in mezzo al prato |
La luna, come ho detto, in mezzo al prato |
||
Si spegneva annerando a poco a poco, |
{{R|15}}Si spegneva annerando a poco a poco, |
||
E ne fumavan l'erbe intorno intorno. |
E ne fumavan l'erbe intorno intorno. |
||
Allor mirando in ciel, vidi rimaso |
Allor mirando in ciel, vidi rimaso |
||
Come un barlume, o un'orma, anzi una nicchia, |
Come un barlume, o un'orma, anzi una nicchia, |
||
Ond'ella fosse svelta; in cotal guisa, |
Ond'ella fosse svelta; in cotal guisa, |
||
Ch'io n'agghiacciava; e ancor non m'assicuro. |
{{R|20}}Ch'io n'agghiacciava; e ancor non m'assicuro. |
||
<div style="text-align:center;">MELISSO</div> |
|||
MELISSO |
|||
E ben hai che temer, che agevol cosa |
E ben hai che temer, che agevol cosa |
||
Fora cader la luna in sul tuo campo. |
Fora cader la luna in sul tuo campo. |
||
<div style="text-align:center;">ALCETA</div> |
|||
ALCETA |
|||
Chi sa? non veggiam noi spesso di state |
Chi sa? non veggiam noi spesso di state |
||
Cader le stelle? |
Cader le stelle? |
||
<div style="text-align:center;">MELISSO</div> |
|||
MELISSO |
|||
Egli ci ha tante stelle, |
Egli ci ha tante stelle, |
||
Che picciol danno è cader l'una o l'altra |
{{R|25}}Che picciol danno è cader l'una o l'altra |
||
Di loro, e mille rimaner. Ma sola |
Di loro, e mille rimaner. Ma sola |
||
Ha questa luna in ciel, che da nessuno |
Ha questa luna in ciel, che da nessuno |
||
Cader fu vista mai se non in sogno. |
Cader fu vista mai se non in sogno. |
||
</poem> |
</poem> |
||
{{capitolo |
|||
|CapitoloPrecedente=XXXVI - Scherzo |
|||
|NomePaginaCapitoloPrecedente=Canti/Scherzo |
|||
|CapitoloSuccessivo=XXXVIII - Io qui vagando |
|||
|NomePaginaCapitoloSuccessivo=Canti/Io qui vagando |
|||
}}{{Qualità testo|100%}} |
Versione delle 00:35, 10 mag 2007
◄ | XXXVI - Scherzo | XXXVIII - Io qui vagando | ► |
FRAMMENTO
Odi, Melisso: io vo' contarti un sogno
Di questa notte, che mi torna a mente
In riveder la luna. Io me ne stava
Alla finestra che risponde al prato,
5Guardando in alto: ed ecco all'improvviso
Distaccasi la luna; e mi parea
Che quanto nel cader s'approssimava,
Tanto crescesse al guardo; infin che venne
A dar di colpo in mezzo al prato; ed era
10Grande quanto una secchia, e di scintille
Vomitava una nebbia, che stridea
Sì forte come quando un carbon vivo
Nell'acqua immergi e spegni. Anzi a quel modo
La luna, come ho detto, in mezzo al prato
15Si spegneva annerando a poco a poco,
E ne fumavan l'erbe intorno intorno.
Allor mirando in ciel, vidi rimaso
Come un barlume, o un'orma, anzi una nicchia,
Ond'ella fosse svelta; in cotal guisa,
20Ch'io n'agghiacciava; e ancor non m'assicuro.
E ben hai che temer, che agevol cosa
Fora cader la luna in sul tuo campo.
Chi sa? non veggiam noi spesso di state
Cader le stelle?
Egli ci ha tante stelle,
25Che picciol danno è cader l'una o l'altra
Di loro, e mille rimaner. Ma sola
Ha questa luna in ciel, che da nessuno
Cader fu vista mai se non in sogno.
◄ | XXXVI - Scherzo | XXXVIII - Io qui vagando | ► |