Pagina:La secchia rapita.djvu/129: differenze tra le versioni
m Bot: template SAL |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 100% | |
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
<poem> |
|||
<poem> {{smaller|XXIII.}} |
|||
⚫ | |||
{{Centrato|l=20em|<small>XXIII.</small>}} |
|||
⚫ | |||
Dalla tempesta di Manfredi irato, |
Dalla tempesta di Manfredi irato, |
||
Poichè Voluce anch’ei le soprarriva |
Poichè Voluce anch’ei le soprarriva |
||
E ’n lei doppia il terror freddo e gelato, |
{{R|188}}E ’n lei doppia il terror freddo e gelato, |
||
Con disordine tal, fuggendo, arriva |
Con disordine tal, fuggendo, arriva |
||
Tra il popol di Fiorenza a destra armato, |
|||
Che seco lo trasporta, e lo sbaraglia, |
Che seco lo trasporta, e lo sbaraglia, |
||
E lo fa seco uscir della battaglia. |
{{R|192}}E lo fa seco uscir della battaglia. |
||
{{Centrato|l=20em|<small>XXIV.</small>}} |
|||
{{smaller|XXIV.}} |
|||
Segue Manfredi, e d’armi e di bandiere |
Segue Manfredi, e d’armi e di bandiere |
||
Resta coperto il pian dovunque passa, |
Resta coperto il pian dovunque passa, |
||
Fende Voluce or queste or quelle schiere, |
|||
E memorabil segno entro vi lassa. |
{{R|196}}E memorabil segno entro vi lassa. |
||
Pippo de’ Pazzi, e Cecco Pucci ei fere, |
Pippo de’ Pazzi, e Cecco Pucci ei fere, |
||
Beco Stradini, e Pier di Casabassa. |
Beco Stradini, e Pier di Casabassa. |
||
Riga 19: | Riga 21: | ||
{{R|200}}Fuggon dispersi i Ferraresi e i Toschi. |
{{R|200}}Fuggon dispersi i Ferraresi e i Toschi. |
||
{{Centrato|l=20em|<small>XXV.</small>}} |
|||
{{smaller|XXV.}} |
|||
Ma non fuggon così già i Perugini |
Ma non fuggon così già i Perugini |
||
Nè la cavalleria del Malatesta; |
Nè la cavalleria del Malatesta; |
||
Anzi come fu noto ai pellegrini |
Anzi come fu noto ai pellegrini |
||
Fregi il Duara e alla pomposa vesta, |
{{R|204}}Fregi il Duara e alla pomposa vesta, |
||
L’arroncigliar con più di cento uncini |
|||
Nelle braccia, |
Nelle braccia, ne’ fianchi e nella testa. |
||
Fate pian, grida Bosio: aiuto, aiuto |
Fate pian, grida Bosio: aiuto, aiuto: |
||
Non stracciate; |
{{R|208}}Non stracciate; che ’l saio è di velluto; |
||
{{Centrato|l=20em|<small>XXVI.</small>}} |
|||
{{smaller|XXVI.}} |
|||
Fermate i raffi, ch’io mi do per vinto: |
Fermate i raffi,{{Pt|;|}} ch’io mi do per vinto: |
||
Non tirate, canaglia maladetta |
|||
Che malann’aggia il temerario instinto, |
Che malann’aggia il temerario instinto, |
||
Perugini, ch’avete, e tanta fretta. |
{{R|212}}Perugini, ch’avete, e tanta fretta. |
||
Così dicendo, fu subito cinto, |
Così dicendo, fu subito cinto, |
||
E fatto prigionier dalla cornetta |
E fatto prigionier dalla cornetta |
||
Del capitan Paolucci; indi, legato |
|||
Sopra un roncino, a Crespellan menato.</poem> |
{{R|216}}Sopra un roncino, a Crespellan menato.</poem> |
Versione delle 21:14, 4 mar 2012
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
116 | CANTO |
XXIII.
Tal la gente del Po, che pria fuggiva
Dalla tempesta di Manfredi irato,
Poichè Voluce anch’ei le soprarriva
188E ’n lei doppia il terror freddo e gelato,
Con disordine tal, fuggendo, arriva
Tra il popol di Fiorenza a destra armato,
Che seco lo trasporta, e lo sbaraglia,
192E lo fa seco uscir della battaglia.
XXIV.
Segue Manfredi, e d’armi e di bandiere
Resta coperto il pian dovunque passa,
Fende Voluce or queste or quelle schiere,
196E memorabil segno entro vi lassa.
Pippo de’ Pazzi, e Cecco Pucci ei fere,
Beco Stradini, e Pier di Casabassa.
Seco è il Duara: e per foreste e boschi
200Fuggon dispersi i Ferraresi e i Toschi.
XXV.
Ma non fuggon così già i Perugini
Nè la cavalleria del Malatesta;
Anzi come fu noto ai pellegrini
204Fregi il Duara e alla pomposa vesta,
L’arroncigliar con più di cento uncini
Nelle braccia, ne’ fianchi e nella testa.
Fate pian, grida Bosio: aiuto, aiuto:
208Non stracciate; che ’l saio è di velluto;
XXVI.
Fermate i raffi,
- ch’io mi do per vinto
Non tirate, canaglia maladetta
Che malann’aggia il temerario instinto,
212Perugini, ch’avete, e tanta fretta.
Così dicendo, fu subito cinto,
E fatto prigionier dalla cornetta
Del capitan Paolucci; indi, legato
216Sopra un roncino, a Crespellan menato.