Pagina:Il Dio dei viventi.djvu/68: differenze tra le versioni
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— Eccovi la mano, — disse rassegnato. |
— Eccovi la mano, — disse rassegnato. — Fatemi fare il ballo di scongiuro come per il morso della tarantola. |
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— Fatemi fare il ballo di scongiuro come per il morso della tarantola. |
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La vecchia s’asciugò le mani rugose col grembiale, prima di prendere quella di lui: e la guardò, la volse, la rivolse, toccò cou la punta dell’indice i segni rossicci della morsicatura che erano sulla parte carnosa verso il pollice: poi premette il dito qua e là sul dorso gonfio che cedeva alla pressione e tosto si risollevava. |
La vecchia s’asciugò le mani rugose col grembiale, prima di prendere quella di lui: e la guardò, la volse, la rivolse, toccò cou la punta dell’indice i segni rossicci della morsicatura che erano sulla parte carnosa verso il pollice: poi premette il dito qua e là sul dorso gonfio che cedeva alla pressione e tosto si risollevava. |
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— Ti duole |
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— La mano è brutta. Sta a casa, Bellia, non sforzarla, le faremo un bagno d’aceto. |
— La mano è brutta. Sta a casa, Bellia, non sforzarla, le faremo un bagno d’aceto. |
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Quando la madre ridiscese, col catino dove aveva lavato i piedi al marito, vide zia Annia che a sua volta lavava con una pezzuola la mano di Bellia. E depose subito spaventata il catino, mentre il figlio volgeva il viso ridente e diceva: — È forse la prima volta che mi si lavano le zampe |
Quando la madre ridiscese, col catino dove aveva lavato i piedi al marito, vide zia Annia che a sua volta lavava con una pezzuola la mano di Bellia. E depose subito spaventata il catino, mentre il figlio volgeva il viso ridente e diceva: |
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— È forse la prima volta che mi si lavano le zampe? |
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che in fondo anche a lui la cosa dava pensiero.
— Eccovi la mano, — disse rassegnato. — Fatemi fare il ballo di scongiuro come per il morso della tarantola.
La vecchia s’asciugò le mani rugose col grembiale, prima di prendere quella di lui: e la guardò, la volse, la rivolse, toccò cou la punta dell’indice i segni rossicci della morsicatura che erano sulla parte carnosa verso il pollice: poi premette il dito qua e là sul dorso gonfio che cedeva alla pressione e tosto si risollevava.
— Ti duole?
— Macchè!
— La mano è brutta. Sta a casa, Bellia, non sforzarla, le faremo un bagno d’aceto.
Quando la madre ridiscese, col catino dove aveva lavato i piedi al marito, vide zia Annia che a sua volta lavava con una pezzuola la mano di Bellia. E depose subito spaventata il catino, mentre il figlio volgeva il viso ridente e diceva:
— È forse la prima volta che mi si lavano le zampe?