Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 1, 1911 - BEIC 1832099.djvu/9: differenze tra le versioni
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propri; e poco men tristo |
propri; e poco men tristo è lo stato di Roma. Preti e prelati, |
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imprigionati, vessati, scacciati, percossi i buoni; reduci, trionfanti |
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colla superstizione e i giovani col tirocinio. La Toscana, che in |
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barbariche sostituite alle sue franchigie. Solo il Piemonte mantiene |
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PROEMIO
profitto. Ora il tempo ha mitigati gli spiriti, l’esperienza ha distrutte le illusioni che in molti ancora annidavano; cosicché quelle verità, che prima erano derise in qualità di vaticini, sono impossibili a negare da che appartengono all’istoria. Non è già per questo ch’io mi affidi di avere l’approvazione di tutti, atteso che non tutti sono docili agl’insegnamenti dell’esperienza, «ed è impossibile — come dice il Machiavelli — senza offender molti, descrivere le cose de' tempi suoi» (I). Ma quando io abbia l’assenso dei buoni e imparziali italiani, che antepongono ad ogni altro rispetto l’amore della verità e della patria, io non crederò di avere in vano speso il tempo e gittate le mie fatiche. Ché se queste ragioni giustificano il mio passato silenzio, altre ce ne sono e assai più gravi che mi vietano di continuarlo. L’Italia non fu mai cosi avvilita e misera come oggi, poiché il vecchio dispotismo c’imperversa più feroce, e l’Austria la signoreggia a settentrione col terrore, nel centro e ad ostro colle pratiche, cogl’influssi, colle guarnigioni. Napoli soggiace a una tirannide che parrebbe incredibile se non la vedessimo cogli occhi propri; e poco men tristo è lo stato di Roma. Preti e prelati, dimentichi della santità del loro ministero, ne menano ogni strazio; imprigionati, vessati, scacciati, percossi i buoni; reduci, trionfanti i gesuiti e più che mai intesi a corrompere le coscienze colla superstizione e i giovani col tirocinio. La Toscana, che in addietro quietava anche quando le altre provincie erano in tempesta, ora partecipa ai mali comuni e vede anch’ella le squadre barbariche sostituite alle sue franchigie. Solo il Piemonte mantiene le sue instituzioni; ma coloro che due anni sono ci si riposavano con una cieca fiducia, cominciano a temere per lo statuto e la monarchia. Le altre parti di Europa non sono guari in miglior condizione: la libertà vi è minacciata e debole o combattuta ed oppressa. La Francia vive in effetto a oligarchia di pochi, benché si regga in apparenza a ordini popolari; i quali però ogni uomo di mente sana dee desiderare che durino, perché se venissero meno trarrebbero seco la libertà europea. Frattanto
(i) Stor., dedica.