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epitalami e panegirici | 343 |
182
Testimoni ne sien d’Agauno e Berna
i ribellanti popoli perversi:
questi presso Colonge, a gloria eterna
del suo sommo valor, rotti e dispersi;
quei, dal vicino essempio impauriti,
vinti ne l’apparir, pria ch’assaliti.
183
Cosí col nome piú che con la mano
ha le forti talor schiere disfatte,
e, sol col vento de le penne, al piano
la sua gran fama l’alte mura abbatte;
e le stragi non ama, e vince in guerra
quando perdona, piú che quando atterra.
184
E te chiam’io, che testimonio invitto
fosti di sangue al tuo celeste amante;
e chiamo voi, del Martire traffitto
ossa onorate, ossa beate e sante,
che cambiate col regno e che preposte
ne’ sacri patti a la vittoria foste.
185
Onde successe e dilatossi poi
l’inclito stuol de’ cavalier pregiati,
del santo duce imitatori eroi,
del celeste carattere segnati,
ch’or sotto il gran campion milita e regna,
riformator de la famosa insegna.
186
Memorabil virtú d’anima pia,
ch’al nemico benigna, al reo pietosa,
la spoglia opima e trionfale oblia
per una spoglia essangue e sanguinosa,
ed ai celesti e non caduchi beni
posterga i corrottibili e terreni.