Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. II, 1928 – BEIC 1738143.djvu/448: differenze tra le versioni
m Converto numero ottave in tl|O |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
<poem> |
<poem> |
||
{{ |
{{O|80|of}} |
||
Nel primo sonno dentro al padiglione |
Nel primo sonno dentro al padiglione |
||
dormia Agramante; e un cavallier lo desta, |
dormia Agramante; e un cavallier lo desta, |
||
Riga 11: | Riga 11: | ||
che non han tempo di pur tor gli scudi. |
che non han tempo di pur tor gli scudi. |
||
{{ |
{{O|81|of}} |
||
Tutto confuso e privo di consiglio |
Tutto confuso e privo di consiglio |
||
si facea porre indosso la corazza, |
si facea porre indosso la corazza, |
||
Riga 21: | Riga 21: | ||
che Fortuna gli sia propizia e buona. |
che Fortuna gli sia propizia e buona. |
||
{{ |
{{O|82|of}} |
||
Cosí Marsilio e cosí il buon Sobrino, |
Cosí Marsilio e cosí il buon Sobrino, |
||
e cosí dicon gli altri ad una voce, |
e cosí dicon gli altri ad una voce, |
||
Riga 31: | Riga 31: | ||
rimarran morti, o in man degli nimici. |
rimarran morti, o in man degli nimici. |
||
{{ |
{{O|83|of}} |
||
Ma ridur si può in Arli o sia in Narbona |
Ma ridur si può in Arli o sia in Narbona |
||
con quella poca gente c’ha d’intorno; |
con quella poca gente c’ha d’intorno; |
Versione delle 08:59, 3 nov 2019
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
442 | canto |
80
Nel primo sonno dentro al padiglione
dormia Agramante; e un cavallier lo desta,
dicendogli che fia fatto prigione,
se la fuga non è via piú che presta.
Guarda il re intorno, e la confusïone
vede dei suoi, che van senza far testa
chi qua chi lá fuggendo inermi e nudi,
che non han tempo di pur tor gli scudi.
81
Tutto confuso e privo di consiglio
si facea porre indosso la corazza,
quando con Falsiron vi giunse il figlio
Grandonio e Balugante e quella razza;
e al re Agramante mostrano il periglio
di restar morto o preso in quella piazza:
e che può dir, se salva la persona,
che Fortuna gli sia propizia e buona.
82
Cosí Marsilio e cosí il buon Sobrino,
e cosí dicon gli altri ad una voce,
ch’a sua distruzion tanto è vicino,
quanto a Rinaldo il qual ne vien veloce;
che s’aspetta che giunga il paladino
con tanta gente, e un uom tanto feroce,
render certo si può ch’egli e i suo’ amici
rimarran morti, o in man degli nimici.
83
Ma ridur si può in Arli o sia in Narbona
con quella poca gente c’ha d’intorno;
che l’una e l’altra terra è forte e buona
da mantener la guerra piú d’un giorno:
e quando salva sia la sua persona,
si potrá vendicar di questo scorno,
rifacendo l’esercito in un tratto,
onde al fin Carlo ne sará disfatto.