Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) II.djvu/319: differenze tra le versioni

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non mi vedrai: non tradirò, per quanto
non mi vedrai: non tradirò, per quanto
sventurato, la mia nobile origine.
sventurato, la mia nobile origine.

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Hai detto bene, che non vuoi prostrarti
Hai detto bene, che non vuoi prostrarti
ai miei ginocchi: ed io non lascerei
ai miei ginocchi: ed io non lascerei
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questa salma di terra, avrà la morte.
questa salma di terra, avrà la morte.
E tu, lasciato il triplice compianto
E tu, lasciato il triplice compianto
di queste salme, nella casa, Antigone,
di queste salme, nella casa, Antígone,
torna, a virginea vita; e il giorno attendi
torna, a virginea vita; e il giorno attendi
in cui t’accoglierà d’Emóne il talamo.
in cui t’accoglierà d’Emóne il talamo.

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Miseri noi! Fra ché sciagure, o padre,

Miseri noi! Fra che sciagure, o padre,
siamo piombati! E per te gemo io, piú
siamo piombati! E per te gemo io, piú
che per i morti: ché su te, sciagura
che per i morti: ché su te, sciagura
non s’aggrava qui piú, li meno: in tutto
non s’aggrava qui piú, meno: in tutto
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Versione delle 14:17, 15 mag 2022

316 EURIPIDE


io possa sostentar? Perché, Creonte,
mi stermini cosi? Ché tu mi stermini,
scacciandomi da Tebe. Eppure, vile
non mi vedrai, le tue ginocchia stringere
non mi vedrai: non tradirò, per quanto
sventurato, la mia nobile origine.

creonte

Hai detto bene, che non vuoi prostrarti
ai miei ginocchi: ed io non lascerei
che tu qui risiedessi. Ora, di queste
due salme, una portata entro la reggia
sia; ma costui, che con gli estranei venne
a distrugger la patria, oltre i confini
gittato sia: senza sepolcro resti
di Polinice il corpo. E sia lanciato
ai Cadmèi tutti questo bando: chi
sarà sorpreso che ghirlandi o cuopra
questa salma di terra, avrà la morte.
E tu, lasciato il triplice compianto
di queste salme, nella casa, Antígone,
torna, a virginea vita; e il giorno attendi
in cui t’accoglierà d’Emóne il talamo.

antigone

Miseri noi! Fra che sciagure, o padre,
siamo piombati! E per te gemo io, piú
che per i morti: ché su te, sciagura
non s’aggrava qui piú, lí meno: in tutto