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Pagina:Zibaldone di pensieri V.djvu/47: differenze tra le versioni

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{{ZbPensiero|2861/1}} In ciascun punto della vita, anche nell’atto del maggior piacere, anche nei sogni, l’uomo o il vivente è in istato di desiderio, e quindi non v’ha un solo momento nella vita (eccetto quelli di totale assopimento e sospensione dell’esercizio de’ sensi e di quello del pensiero, da qualunque cagione essa venga) nel quale l’individuo non sia in istato di pena, tanto maggiore quanto egli o per età, o per carattere e natura, o per circostanze mediate o immediate, o abitualmente o attualmente, è in istato di maggior sensibilità ed esercizio della vita, e viceversa (30 giugno 1823). Vedi p. {{ZbLink|3550}}. <section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|2862}}
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{{ZbPensiero|ZbPensiero}}L’amicizia, non che la piena ed intima confidenza tra’ fratelli, rade volte si conserva all’entrar che<section end=3 />
{{ZbPensiero|2862/1}}L’amicizia, non che la piena ed intima confidenza tra’ fratelli, rade volte si conserva all’entrar che<section end=3 />

Versione delle 23:45, 3 nov 2009

di qualunque nazione, e forse di qualunque cosa, se non altro, umana; che allora ella potrà essere e sarà liberissima, vastissima, ricchissima, potentissima, pieghevolissima, capacissima, immensa, e immensamente varia, pari in queste qualità astrattamente considerate, e superiore eziandio, se si vuole e se è possibile, non che all’italiana ma alla stessa lingua greca, ma non per tanto ella non avrà o non conserverà per niun modo quelle facoltà stravaganti e senza esempio, divisate di sopra; e quelle traduzioni ora lodate e celebrate piuttosto, cred’io, per gusto matematico che letterario, piuttosto come curiosità che come opere di genio,  (2861) piuttosto come un panorama o un simulacro anatomico o un automa, che come una statua di Canova, piuttosto misurandole col compasso, che assaporandole e gustandole e paragonandole agli originali col palato, quelle traduzioni, dico, parranno ai tedeschi non tedesche, e nel tempo stesso non capaci di dare alla nazione la vera idea degli originali, aliene dalla lingua, e proprie di un’epoca d’imperfezione, e immaturità (29 30 giugno 1823).


*    In ciascun punto della vita, anche nell’atto del maggior piacere, anche nei sogni, l’uomo o il vivente è in istato di desiderio, e quindi non v’ha un solo momento nella vita (eccetto quelli di totale assopimento e sospensione dell’esercizio de’ sensi e di quello del pensiero, da qualunque cagione essa venga) nel quale l’individuo non sia in istato di pena, tanto maggiore quanto egli o per età, o per carattere e natura, o per circostanze mediate o immediate, o abitualmente o attualmente, è in istato di maggior sensibilità ed esercizio della vita, e viceversa (30 giugno 1823). Vedi p. 3550.  (2862)


*   L’amicizia, non che la piena ed intima confidenza tra’ fratelli, rade volte si conserva all’entrar che