Il trovatore: differenze tra le versioni

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solingo il trovator,
solingo il trovator,
domato dal rigor
domato dal rigor
della fortuna.
{{R|4}}della fortuna.


La faccia sua sì bella
La faccia sua sì bella
la disfiorò il dolor;
la disfiorò il dolor;
la voce del cantor
la voce del cantor
non è più quella.
{{R|8}}non è più quella.


Ardea nel suo segreto;
Ardea nel suo segreto;
e i voti, i lai, l'ardor
e i voti, i lai, l'ardor
alla canzon d'amor
alla canzon d'amor
fidò indiscreto.
{{R|12}}fidò indiscreto.


Dal talamo inaccesso
Dal talamo inaccesso
udillo il suo signor:
udillo il suo signor:
l'improvido cantor
l'improvido cantor
tradì se stesso.
{{R|16}}tradì se stesso.


Pei dì del giovinetto
Pei dì del giovinetto
tremò alla donna il cor,
tremò alla donna il cor,
ignara fino allor
ignara fino allor
di tanto affetto.
{{R|20}}di tanto affetto.


E supplice al geloso,
E supplice al geloso,
ne contenea il furor:
ne contenea il furor:
bella del proprio onor
bella del proprio onor
piacque allo sposo.
{{R|24}}piacque allo sposo.


Rise l'ingenua. Blando
Rise l'ingenua. Blando
l'accarezzò il signor:
l'accarezzò il signor:
ma il giovin trovator
ma il giovin trovator
cacciato è in bando.
{{R|28}}cacciato è in bando.


De' cari occhi fatali
De' cari occhi fatali
più non vedrà il fulgor,
più non vedrà il fulgor,
non berrà più da lor
non berrà più da lor
l'obblio de' mali.
{{R|32}}l'obblio de' mali.


Varcò quegli atri muto
Varcò quegli atri muto
ch'ei rallegrava ognor
ch'ei rallegrava ognor
con gl'inni del valor,
con gl'inni del valor,
col suo lïuto.
{{R|36}}col suo lïuto.


Scese, varcò le porte;
Scese, varcò le porte;
stette, guardolle ancor:
stette, guardolle ancor:
e gli scoppiava il cor
e gli scoppiava il cor
come per morte.
{{R|40}}come per morte.


Venne alla selva bruna:
Venne alla selva bruna:
quivi erra il trovator,
quivi erra il trovator,
fuggendo ogni chiaror
fuggendo ogni chiaror
fuor che la luna.
{{R|44}}fuor che la luna.


La guancia sua sì bella
La guancia sua sì bella
più non somiglia un fior;
più non somiglia un fior;
la voce del cantor
la voce del cantor
non è più quella.
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Versione delle 22:28, 12 apr 2011

Giovanni Berchet

1824 T Poesie letteratura Il trovatore Intestazione 21 settembre 2009 75% Poesie


Va per la selva bruna
solingo il trovator,
domato dal rigor
4della fortuna.

La faccia sua sì bella
la disfiorò il dolor;
la voce del cantor
8non è più quella.

Ardea nel suo segreto;
e i voti, i lai, l'ardor
alla canzon d'amor
12fidò indiscreto.

Dal talamo inaccesso
udillo il suo signor:
l'improvido cantor
16tradì se stesso.

Pei dì del giovinetto
tremò alla donna il cor,
ignara fino allor
20di tanto affetto.

E supplice al geloso,
ne contenea il furor:
bella del proprio onor
24piacque allo sposo.

Rise l'ingenua. Blando
l'accarezzò il signor:
ma il giovin trovator
28cacciato è in bando.

De' cari occhi fatali
più non vedrà il fulgor,
non berrà più da lor
32l'obblio de' mali.

Varcò quegli atri muto
ch'ei rallegrava ognor
con gl'inni del valor,
36col suo lïuto.

Scese, varcò le porte;
stette, guardolle ancor:
e gli scoppiava il cor
40come per morte.

Venne alla selva bruna:
quivi erra il trovator,
fuggendo ogni chiaror
44fuor che la luna.

La guancia sua sì bella
più non somiglia un fior;
la voce del cantor
48non è più quella.