Strade ferrate da Milano a Venezia e da Milano a Como di quelle progettate in Italia/Progresso delle strade ferrate

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Progresso delle strade ferrate

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Parti di cui si compone una strada ferrata
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Progresso

DELLE

STRADE FERRATE




Ci resta ora a dire alcuna cosa sul più recente progresso delle imprese di strade ferrate, progresso che abbiamo desunto da fonti sicure; e per quanto è da noi procureremo di darvi uno sviluppo atto a far comprendere sotto i molteplici rapporti sociali, che le benefiche conseguenze che derivar ne devono da questa scoperta, saranno a cento doppj maggiori di quante mai se ne possano presumere. Non temiamo di andar lungi dal vero, nell’asserire che intanto se ne può instituire le migliaja di confronti d’utile, di diletto e d’istruzione, e bearsi l’animo di care speranza colla maggiore morale certezza, che [p. 94 modifica]saranno un giorno realizzate al miglioramento d’ogni instituzione sociale.

Queste dilettuose deduzioni di cui si compiace l’animo nostro, sono dirette a quegli uomini prontissimi sempre ad accorrere coi proprj mezzi perchè le utili scoperte abbiano ad aver vita, quand’anche il compenso dovesse consistere nella sola lusinga che le succedentesi generazioni potranno purgarsi, mercè la facilità delle comunicazioni, da molti vizj, e condursi a quella meta di morale perfezione per la quale l’uomo è stato creato!

Lode adunque a quegli esseri che non vivono a sè soli; i loro nomi saranno un dì registrati nel Libro del perfezionamento morale, cioè a dire nel cuore dei posteri riconoscenti, presso de’ quali vivrà di loro eterna grata memoria.

Sappiamo ben noi che gli Egoisti, i difensori delle tenebre, e tutta la schiera di coloro che non sanno apprezzare la dignità dell’uomo, lavorano indefessamente per mettere in dubbio la potenza più che umana delle strade ferrate, [p. 95 modifica]ma prima di dar termine a questo nostro piccolo lavoro, diremo di questa brutta parte della società quanto ne occorre, e dovranno quelle perniciose bestioline convincersi che il loro broglio sarà ben presto fulminato dal più luminoso dei Paragoni.

Ma venendo al proposito di rappresentare il progresso delle strade ferrate, ci piace di seguire l’ordine cronologico siccome fatto abbiamo nelle precedenti nostre osservazioni. I primi nostri sguardi adunque vogliono essere rivolti all’Inghilterra, siccome perfetto modello delle più felici ed utili imitazioni.

Nell’Inghilterra oltre lo sviluppo dalle strade ferrate, sviluppo che si dilata l’un giorno più che l’altro, vi si praticano da profondi meccanici, moltissimi esperimenti nello scopo di ridurre al minimo le spese di costruzione, per così presentare la massima convenienza vuoi nel trasporto delle merci, che del personale.

Su questo particolare ci hanno di già soddisfacentissimi esperimenti, poiché l’inglese [p. 96 modifica]signor Emmond Ira trovato il modo di costruire le strade ferrate con una sola spranga. Secondo i suoi principii una strada ferrata costerà il terzo della spesa ordinaria, e presenterà contemporaneamente uno sviluppo di maggiore celerità. — Si argomenti da ciò quali possono essere gli successivi miglioramenti.

In Londra a Sountampton si è attivata nello scorso gennajo una macchina locomotrice per il trasporto delle merci; e già si pensa a stabilire i modi pel trasporto eziandio dei passaggieri.

La costruzione delle strade ferrate da Liverpool a Manchester, da Londra a Birmingham, da Londra a Bristol, è costata pressoché un quarto di più del calcolo preventivo, ciò non pertanto, e malgrado varj sfortunati accidenti che hanno cagionato un rilevante supplimento di spese ìmprevedute, i loro rispettivi risultati presentarono dei dividendi maggiori d’ogni aspettativa, giacché il concorso d’ogni sorta di merci, e lo straordinario numero di viaggiatori, andò giornalmente aumentandosi fuorimisura. [p. 97 modifica]

Dell’America sé ci è dato di poter asserire che le linee ferrate si vanno colà moltiplicando con indescrivibile rapidità; e per conseguenza, se la più facile comunicazione colle principali città di quegli Stati dovesse presentare un corrispondente vantaggioso successo; pure confessar dobbiamo che attualmente gli affari commerciali degli Stati Uniti, sono invasati da una oscillazione, che a prima vista diresti che ha dello spaventevole. Però abbiamo buone ragioni da presumere che quanto prima quella sagace nazione saprà uscire dalla rete in cui s’è avviluppata, per aver forse sorpassati que’ limiti che male s’accordano coll’andamento naturale del commercio e del bisogno reale; vincoli sociali questi, che di lor natura non possono seguire lo slancio del pensiero, qualunque ne sia l’utile dedotto dal solo raziocinio. Ma in qualunque modo le strade ferrate le saranno sempre utili.

Non si sgomentino per altro quegli attivissimi e coraggiosi Americani, poichè non deve [p. 98 modifica]certamente essere loro ignoto, che noti sono molti anni l’Inghilterra si trovò in una crisi talmente sconfortevole in punto a commercio, che i suoi più profondi scrittori di economia politica, i di cui nomi risuonarono celebri per tutta Europa, dubitarono delle loro dottrine, a segno tale che si diedero in preda ad un’anarchia morale la più pericolosa a cui possa soggiacere lo spirito umano. E qui l’omaggio, che sempre mai professeremo alla verità vuole che si renda tributo di grata memoria ad un Italiano che trovavasi in Londra lor quando sembrava spingersi verso una totale rovina l’elemento primitivo da cui scaturisce il ben essere dell’anglica nazione.

Quell’Italiano pertanto con ragionamenti dedotti dallo studio del corso delle nazioni, con paralleli e deduzioni di confortevoli speranze, sviluppò delle viste nuove nelle combizioni commerciali-politiche; e la profondità de’ suoi argomenti divenne balsamo potentissimo per essersi poscia verificati gli felici [p. 99 modifica]mutamenti da esso lui antiveduti. Quest’Italiano più non esiste, ed io vorrei qui tessere l’elenco delle svariate e molteplici cognizioni di cui era bello lo spirito suo. Ma non mi è dato di maggiormente onorare la sua memoria, chè egli lasciossi trascinare da quella fatale passione, che talvolta ci conduce inconsideratamente a mancare dell’ossequio dovuto a chi sta a capo delle nazioni; ossequio cui è giuoco forza di professare siccome quello su di cui è basato l’ordine sociale, e le sue migliaia di ramificazioni.

Parlando della Francia. - La strada ferrata di Saint-Cloud a Versailles sarà quanto prima intrapresa; il capitale di costruzione, di undici milioni di franchi, diviso in azioni da cinquecento franchi cadauna, è stato smaltito ad un ristretto numero tra i primarj banchieri di Parigi; e vi figura maggiormente il re de’ danari Rothscild.

Una corsa recentemente fatta sulla strada da Parigi a Saint-Germain ha destato la più [p. 100 modifica]sorprendente ammirazione ne’ popoli posti nell’influenza di detta linea. Il duca d’Orleans, e la principessa sua moglie con altri membri della real famiglia formavano il convoglio seguito da molti distinti personaggi. Nel rapidissimo tragitto poterono i Principi convincersi che essi stanno nel cuore de’ Francesi, giacché i segnali di grata esultanza furon centuplicati.

Chi ne sa dire quanti e quali saranno i miglioramenti d’amministrazione che i Sovrani vorranno adottare in vista della facilità di volare dall’una parte all’altra dei loro Stati, e di poterli ben anco attraversare in ogni latitudine? facilità per la quale conosceranno difatto il potentissimo influsso delle loro osservazioni.

Doviziosa la Francia di uomini intraprendenti e di mezzi pecuniari saprà spingersi velocemente nelle costruzioni di nuove strade ferrate a suo vantaggio, ed a quello ben anco de’popoli che le stanno d’intorno. [p. 101 modifica]

Nella Prussia la strada ferrata da Berlino a Postdam si spinge molto innanzi; e vuolsi che vi si agitano de’ progetti per nuove linee di ferro dirette a mettersi in comuuicazione colla Russia; ed un ramo di strada ferrata da Colonia ad Eupen è stato or ora approvato, da S. M. Prussiana.

Poi si pensa seriamente per la costruzione, di strade ferrate da Stettino a Berlino, e da Berlino a Potsdam ad Halle, e da qui con un ramo laterale a quelle pure ferrate di Maddeburgo, Dresda e Lipsia. A questa gran linea di comunicazione verranno sicuramente a connettersi le tante altre strade ferrate progettatesi in Germania; giunte che saranno al loro termine la circolazione e la forza vitale del commercio al centro dell’Europa s’aumenterà grandemente. E si vedranno in allora insieme legati il Reno, il Weser, l’Elba e l’Oder.

Nel Belgio se pel rigido freddo che vi ha dominato nello spirato inverno, il numero dei [p. 102 modifica]viaggiatori sulle linee ferrate, si è d’alquanto diminuito, vi è però concorsa una quantità straordinaria di mercanzie quindi è che i risultamenti sono stati soddisfacenti anzi che no.

A Vienna si predispongono i mezzi per l’acquisto di macchine locomotive da sei ruote per la strada settentrionale Ferdinandea. La loro velocità sarà di miglia quattro tedesche all’ora, spingendo dieci carrozze con duecento cinquanta a trecento passaggieri. Il loro costo fu valutato dodici mila fiorini di convenzione cadauna, oltre un premio di fiorini ottocento per quella che sarà giudicata la migliore.

Sulla strada ferrata da Vienna a Brünn si sono attivate delle regolari corse nella sezione da Vienna a Wagram, la di cui lunghezza si è di miglia 2 e 1/2 tedesche. A Vienna poi sarà quanto prima messo in vigore il regolamento sulle strade ferrate della monarchia, Vedremo in allora quali saranno le prerogative ed i doveri spettanti a simili imprese. In quanto alle concessioni di [p. 103 modifica]privilegio dicesi che il minore periodo sarebbe di cinquant’anni, e di anni cento il maggiore.

Intorno poi alla linea ferrata da Trieste a Vienna pare che siano già state disposte le macchine locomotrici, è quindi presumibile che si avvicini il tempo di vederne un positivo progetto.

Strade ferrate sono state concesse ed approvate da Sua Maestà il re di Baviera. Nel circolo del Reno si spingeranno desse ai confini prussiani e francesi.

Nel centro della Germania venne autorizzata la costruzione d’una linea ferrata, che dai confini bavaresi passando per Werrathal attraveserà in linea retta Hannover, Brema, Amburgo e Imbecca mettendosi eziandio in comunicazione colle strade ferrate di Norimberga ai confini settentrionali, e da Augusta a Monaco.

La strada da Norimberga a Fürth ha dato nel 1837 un dividendo di fiorini 17 e 1/2 per ogni azione di cento fiorini, e notisi che fu prelevato dagli utili un fondo di riserva. [p. 104 modifica]

Questo maraviglioso successo dovrebbe convincere all’evidenza anche i meno credenti.

I lavori della strada ferrata del Tauno stanno per essere incominciati dovendo a quest’ora esser giunto a Francoforte l’ingegnere Denis, il quale deve dirigere le opere, ed appena saranno compiti i lavori di arginatura e di costruzione sarà promulgata per quanto dicesi una legge relativa all’espropriazione dei terreni.

In Isvizzera i lavori preliminari per la strada da Zurigo a Basilea furono incominciati, e l’ingegnere signor Negrelli ha rilevato che piccolissime sono le difficoltà, che presenta il terreno richiedendosi soltanto una breve galleria, ed un ponte di qualche importanza. Questa linea, per l’altra strada ferrata da Manheim a Basilea, or ora approvata, servirà a stabilire la più conveniente corrispondenza colla Germania. Poi è certissimo che le due strade ferrate da Elsatz e di Baden faranno affluire alla città di Basilea un gran numero [p. 105 modifica]di viaggiatori e di negozianti. Le sottoscrizioni quindi per quest’impresa hanno provato un aumento di valore, che sarà per accrescersi assai lorquando si darà principio alla costruzione.

In quanto alla spesa i calcoli successivi fanno presumere che costerà dalli dieci alli dodici milioni, e quindi gli azionisti pagheranno, forse soli tre quarti dell’importo nominale dei cinquecento franchi per azione per cui si sarebbero obbligati, mentre le azioni saranno stilate per la somma totale. E gli interessi sarebbero pagati in ogni evento sulla totale gomma.

Convien dire che questo allettevole promessa sia basata sulla massima certezza presuntiva che l’impresa dovrà propriamente presentare dei dividendi d’interessi oltre la misura ordinaria. Che se mai nella prima risultanza d’utile il dividendo fosse al disotto, degli onesti regolari interessi per 3/4 per % non sappiamo vedere in qual modo si [p. 106 modifica]saprebbe supplire all’ammanco quando non si volesse mancare all’impegno.

La direzione della strada da Zurigo a Basilea dev’essere per altro composta d’uomini istrutti, giacché la determinazione di valersi dell’opera d’un ingegnere inglese (sarà il signor Stesenphon figlio del primo meccanico dell’Inghilterra) per il progetto generale della direzione della strada e per la soprintendenza di tutti i lavori di dettaglio, la ci sembra saggia, e lascia luogo a sperare che gli Svizzeri siano per persuadersi una buona volta, che bisogna prendere gli uomini dove sono, e non mica ficcarsi nella testa che tutto si possa fare da sè, come generalmente parlando si opina nell’Elvezia. Poi vuolsi che i Governi cantonali non s’impegnino in lunghe discussioni nello stabilire le norme per l’espropriazione de’ terreni, ordinando in modo, che nelle assemblee da cui partir ne deve la sanzione si abbia a mirare all’utile generale, e non mica al vantaggio locale [p. 107 modifica]o privato; tagliendo a prima vista l’adito di poter brogliare ne’ consigli, agli astutissimi egoisti, ai falsi difensori dei diritti del popolo, ai nemici del progresso: a coloro insomma, che avendo sempre sulle labbra parole di miele, nutrono sentimenti di tenebre alla scopo di potere impunemente pescare nel torbido; esseri malefici tutti questi di cui fatalmente anche la bella Svizzera tra i molti leali suoi figli, ne ha buona dose. Ciò abbiamo voluto mettere sottocchio sul riflesso che molte altre strade ferrate si dovranno stabilire sulle più popolate linee dell’Elvezia, siccome immediata conseguenza della strada da Zurigo a Basilea; ognun vede pertanto la maggior necessità di predisporre a sentimenti di fratellevole concordia i vario-opinanti rappresentanti i popoli cantonali.

Nelle Russie la Direzione della strada ferrate da Pietroburgo a Tsarkoe-Selo fece costruire lungo tutta la linea ventidue case di legno destinate ai custodi ed operai occorrenti per ripulire e mantenere in ottimo stato la [p. 108 modifica]strada, di maniera che sulla linea intiera lunga verste 25 1/4? contando le quattro stazioni di Mosca, Tsarkoe-Selo e Pawsovk, vi saranno ventisei posti d’ispezione per esser pronti a rimediare ai disordini che potessero accadere.

Varie difficoltà pare che presenti il terreno in altre linee progettate, o da progettarsi, ma gli abili ingegneri, che la Russia si è procurati sapranno certamente vincerle, e noi ardentissimamente desideriamo, che quegli artisti mettano saviamente a partito le loro rispettive cognizioni perchè dai loro studj abbia ad emergere un saggio metodo atto a togliere di mezzo qual vuoi intoppo, che il suolo possa mai presentare. Oltre l’onore che loro ne ridonderà, avranno corrisposto alle filantropiche viste del Russo Monarca, il quale non badando a spesa qualunque riduce ne’ suoi Stati artisti e scenziati celebri perchè i suoi sudditi siano giudiziosamente iniziati nel progresso d’ogni utile cognizione. La Russia pertanto scorgerà un [p. 109 modifica]giorno in ogni oggetto, il potente influsso di un migliore sociale rapporto, e dovrà tacitamente confessare d’esserne debitrice alle paterne cure dell’imperatore Nicolò.

Perchè poi le pretese il più delle volte esorbitanti dei proprietarj non avessero nelle Russie a mettere incaglio allo sviluppo delle strade ferrate, quel governo ha concesso agli intraprenditori la facoltà di subito occupare i terreni occorrenti, previa esatta descrizione e stima, per poi farne imparziale liquidazione coll’intervento delle autorità legali. Questa misura sembra che perfettamente corrisponda colla velocità delle strade ferrate.

Nell’Italia poi, i lavori della strada ferrata da Napoli a Castellamare si sono incominciati, e vi progrediscono regolarmente.

Oltre poi le linee ferrate, che abbiamo fin qui nominate, esistono di molti progetti di simil natura in ogni parte d’Europa, ed è nostro divisamento di tener dietro allo sviluppo che saranno per ricevere lorquando si realizzeranno. [p. 110 modifica]

Le strade ferrate già costruite od in corso di costruzione possiamo affermare, che sono divenute già oggetto di molte transazioni poiché il valore delle azioni si è sempre conservato da 108 a 110 per cento. — La sicurezza del viaggiare, sì per il personale che per quale vuoi più prezioso oggetto, in quanto a ladri, devesi ritenere più che matematica, mentre i ribaldi che si danno al ladroneggiare, non si presenteranno certamente sulle linee ferrate: ognun vede quindi, che mano mano che si moltiplicheranno le strade ferrate i ladri saranno costretti ad allontanarsi dai paesi posti nell’influenza delle linee di ferro; ed i malviventi saranno pertanto avviati ad una rete dalla quale non sarà loro dato di campare, dove si rifletta che la sorveglianza già per sé stessa attivissima, potrà essere meglio esercitata. Da questa massima certezza ne emergerà una conseguenza utilissima giacché tolta l’occasione al mal fare, sarà giuocoforza che anche i più arrischiati si dispongano al [p. 111 modifica]lavoro, e quindi l’elemento morale per il benefico influsso del vapore si andrà migliorando sì ancora nelle classi ineducate.

Che se ciò malgrado ci avranno ancora delle rapine, il loro numero andrà per altro diminuendosi, e quindi la società vi avrà sempre fatto un buon guadagno, se vero è che trenta parti di male sono minori di sessanta.

La facoltà del poter viaggiare con lieve spesa combinata colla celerità maggiore e colla sicurezza massima diverrà novella scuola d’istruzione; rapidissima scuola che non abbisogna nè d’istruttori nè di libri, nè di locali, giacché, chi non viaggia dormendo, ad ogni passo troverà cose, che appena osservate accrescono il capitale delle cognizioni. Costumi, virtù, vizj, commercio, prodotti, industria, leggi, divertimenti e cento altre belle cose inseparabili dall’esistenza, vedute ed osservate in un paese, potranno essere paragonate con quelle di molti altri, e se vero è che il paragone dedotto dai fatti è il migliore de’ raziocini, [p. 112 modifica]quale migliore scuola per l’uomo istrutto particolarmente, di quella del viaggiare colla facilità delle strade ferrate?

L’istruzione adunque si troverà sempre alla disposizione libera di chi ne vorrà, senza limitazione di sorta.

Oh potente scoperta! Per te la Religione Cristiana potrà rapidamente comunicarsi ai più lontani popoli, giacche i banditori del Vangelo potranno farsi udire dall’una all’altra estremità della terra, e si ancora in tutte le tante sue latitudini: e quella potentissima facilità del viaggiare dando modo di potersi i popoli conoscere a vicenda, ne caveranno esempi salutari: ed un giorno forse la gran famiglia de’ viventi, che tutta quanta appartiene ad un sol Dio, potrà dire siamo tutti Cristiani. In allora i popoli non avranno più motivi di farsi la guerra.

Dio di pace e di bontà, accogli i nostri fervidissimi voti perchè si abbia a realizzare un sì felice mutamento! [p. 113 modifica]

Che se tutti i vantaggi dimostrare volessimo, che andranno risultando dalla saggia applicazione del vapore ai bisogni sociali dovressimo estenderci di troppo.

Domandiamo intanto alla schiera dei nemici del progresso e del vero utile, schiera a cui sta a capo l’egoismo; domandiamo loro se dopo tanti vantaggi (ed ai quali a visiera celata non mancheranno di parteciparvi essi pure) se avranno ancora il coraggio di mettere in dubbio il potente influsso delle strade ferrate al maggior ben essere delle società!

E giacché la schiera nemica del progresso è sì tenace d’ogni più lieve cosuccia, raccomandiamo loro, che sian più che mai tenaci nell’usare del fiato, che fora meglio tacere, che parlar male: l’economia del fiato potrà forse esser loro di sommo vantaggio in punto di morte per poter pronunciare tanti mea culpa quanti possano bastare pel bilancio delle funeste conseguenze del loro urtare contro il progresso. [p. 114 modifica]

Sappiano questi giurati nemici delhen essere che non è forse lungi il tempo in cui la denominazione di strada ferrata diverrà sinonimo di benessere.

A due doveri vogliamo ora soddisfare. Il primo nel tributare le lodi dovute a tutti coloro, che sono concorsi perché abbiano a realizzarsi i progetti di strade ferrate.

Lodansi adunque gl’Inglesi promotori di sì utile scoperta; lode a quelli uomini intraprendenti dell’America e delle varie nazioni d’Europa, che hanno seguito un sì bell’esempio; lode ai veneti signori Reali, Zucchelli, Bigaglia, Treves, nobile de’ Bonfili, nobile Spir Papadopoli: lode ai lombardi signori Carmagnola, Brambilla, Battaglia, Decio e don Gaspare Della Porta, i quali guidati dal buon volere hanno saputo introdurre nel regno Lombardo-Veneto la più vantaggiosa delle umane combinazioni per essere applicata sulla gran linea da Milano a Venezia.

Lode ai signori nobile Zanino Volta ed [p. 115 modifica]ingegnere Bruschetti, che soli immaginarono una strada ferrata tra Milano e Como.

Lode a tutti quegl’Italiani che nelle diverse parti della penisola hanno cooperato, e cooperano perchè lo sviluppo delle linee ferrate abbia a progredire celeremente.

Ma soprattutto lode e maggior gratitudine ai Sovrani che proteggono e soccorrono sì grandiose intraprese; e tra i quali risplende S. M. l’Imperatore e Re Ferdinando I felicemente regnante.

All’altro dovere soddisferemo con una sincerissima confessione d’aver cioè messe a partito le opinioni di molti in materia di strade ferrate; d’esserci valso delle notizie pubblicate in varj opuscoli e nei giornali, e particolarmente approfittati ci siamo dell’Eco della Borsa siccome quello che in punto al movimento delle intraprese di strade ferrate, se ne occupa più diffusamente d’ogni altro.

L’Eco della Borsa inoltre presenta il progresso dell’industria e raccoglie le notizie [p. 116 modifica]veramente più utili intorno alle diverse ramificazioni del commercio. Questo giornale dovrebbe trovarsi in tutti i caffè, nello studio del negoziante e dell’artista nel gabinetto dell’opulente e del piccolo possessore; e ci sembra infine meritevole di trovare accesso nelle sale dei nobili.

Ciò che diciamo dell’Eco della Borsa si ritenga siccome detto anche per molti altri giornali, ma non essendo il nostro scopo di passargli a rassegna, diremo che i giornali sono l’una delle più istruttive letture che far si possa nell’attuale pienezza di lumi, giacché in essi tutte le vicende umane vengono alla lor volta esaminate e discusse sotto qual vuoi sociale rapporto.

Ci sia quindi permesso di asserire che leggendo i giornali tu segui di pari passo il movimento d’ogni vincolo sociale.

Conchiudo, che dove nel presente opuscolo si trovi alcunché dì buono, che il merito non sarà mai tutto mio. Che se mai avessi preso degli abbagli avrò errato con molti altri. [p. 117 modifica]

Ci capita sott’occhio l’opuscolo di un abitante del Lario intitolato: Pensieri se la strada ferrata da Milano a Como convenga divergerla dalla retta per farla passare per Monza.

A noi sembra che le ragioni esposte dall’anonimo siano tali da doversi ritenere che convenga, sotto i diversi rapporti del maggior utile, fare per l’appunto passar da Monza la linea ferrata tra Milano e Como, poichè se la differenza di allungamento sta in sole due miglia e mezzo di più, e se per sì lieve diversità la strada si avvicina a cinque grossi e ricchi borghi, certo è che ne deriveranno risultati anche più rilevanti dei supposti. Poi è forza convincersi che il maggior movimento [p. 118 modifica]sarà sempre dove ci ha un maggior numero di paesi popolati ed industriosi; e nel nostro caso siccome la linea retta da Milano a Como non ha cinque grosse borgate come sono Lissone, Desio, Seregno, Mariano e Cantù, e siccome Monza oltre di essere l’una delle residenze del Principe Vice-Re, si può dire ch’é il ricapito delle produzioni territoriali e d’industria della Brianza, così ci lusinghiamo di non andar errati nel dire che ci hanno le cento, buone ragioni perchè la strada ferrata da Milano a Como, nelle viste del maggior lucro, sia da divergerla a Monza siccome propone l’abitante del Lario.

E qui faremo osservare, che il primitivo tracciamento della gran linea ferrata da Milano a Venezia venne di molto modificato dietro le giudiziose osservazioni dell’egregio signor dottore Carlo Cattaneo onde comprendervi delle città popolate (in luogo di seguire una direzione retta semi-inabitata), perchè lo scopo dell’intrapresa, che quello è del maggior [p. 119 modifica]vantaggio per gli intraprenditori e pei consumatori abbia a verificarsi di fatto.

Si dovrebbe pertanto tener conto dei Pensieri dell’Anonimo del Lario, ed esaminare con verace imparzialità s’egli ha dato o no nel segno.

Su questo proposito, ripeteremo quanto già abbiamo accennato più sopra, che il felice risultato di una strada ferrata dipenderà sempre dalla scelta della linea più utile a percorrersi nei rapporti del movimento personale, e nel trasporto di mercanzie e derrate. Che ciò sia vero, ne lo ha provato l’America.

FINE.